Cesena, "noi che a Bagnile ascoltavamo Radio Londra"

Ha festeggiato venerdì scorso il suo 97° compleanno, ma Primo Calbi continua a sostenere con la stessa volontà e la forza mostrata da giovane la scelta che fece per la libertà e la democrazia e contro l’oppressione e la guerra.

Sarles Cellini, invitato a questa significativa ricorrenza di nonno Pippo, come è conosciuto nella comunità di Bagnile, vuole dare il proprio contributo per rendere pubblico questo fatto privato.

Primo Calbi è stato coetaneo e amico di Remo Cellini, padre di Sarles. Ed è stato lui a raccontargli numerosi aneddoti del secondo terribile periodo bellico del Novecento. Nel 1943 i due giovani Primo e Remo fecero la difficilissima scelta di non aderire alla folle chiamata alle armi della neonata Repubblica Sociale fascista. Non partirono per la guerra, ma si resero clandestini, assieme ad altri giovani nella natia Bagnile, contando sul deciso appoggio della popolazione contadina. Di giorno stavano nascosti nei rifugi scavati lungo i canali di scolo in campagna, di notte davano il loro contributo alla Resistenza.

Sarles ha riportato dettagliatamente quanto precede nei suoi due libri sulla storia della propria famiglia, che ha raccontato lungo 5 secoli: “I Magnifici 13”, pubblicato nel 2017, e “Il Ritorno dei Magnifici 13”, del 2021.

«Remo e Pippo - racconta l’autore - si erano incontrati numerose volte di notte presso l’essiccatoio che c’era allora nel fondo agricolo, all’angolo tra via Boscone e via Rovescio, che veniva lavorato dalla numerosa famiglia Cellini, i cui componenti erano mezzadri. È lì che venivano lavorate le carni di bovini, vitelli, maiali e pecore e che poi clandestinamente i fratelli Armuzzi con il loro camioncino provvedevano, assieme alle armi provenienti dal porto di Cervia, a trasferire in montagna per aiutare le formazioni partigiane».

Nonno Pippo ha molto gradito il regalo del secondo libro di Sarles Cellini, che lo ha donato come segno di gratitudine per questa amicizia, che viene da lontano. I genitori di Primo, Giuseppe Calbi e Rosa Fontana, accompagnarono nel dicembre 1923 Umberto Primo Cellini, nonno di Sarles, presso l’ufficiale di Stato Civile del Comune di Cesena e in qualità di testimoni permisero la registrazione della nascita di Remo, padre di Sarles. E infatti le foto dei due genitori sono riportate nel primo libro.

Infine, Sarles racconta che «molte persone di Bagnile andavano a casa dei Calbi per ascoltare la clandestina Radio Londra, così da essere informati sul decorso della guerra».

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