Cesena, Forbes: "Nerio Alessandri si conferma nel club dei miliardari"

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Non per tutti la pandemia è stata una disgrazia con cui fare i conti. Non lo è stata almeno sul piano economico e finanziario per i tredici nuovi miliardari “censiti” da Forbes, come denuncia un rapporto di Oxfam che mette in luce come la pandemia abbia aggravato le disuguaglianze. Negli ultimi due anni alla classifica dominata in Italia da tempo da Leonardo del Vecchio (Luxottica), Giovanni Ferrero (il re della Nutella) e Stefano Pessina, si sono aggiunti John Elkann (2 miliardi di dollari di patrimonio personale), Sergio Stavanato (1,9 miliardi), Giuliano e Marina Caprotti (1,7 miliardi ciascuno), Antonio ed Emma Marcegaglia (1,4 miliardi ciascuno), ed a seguire (ma tutti sopra il miliardo di dollari) Nerio Alessandri, Simona Giorgetta, Enrico Preziosi, Marco e Veronica Squinzi. Al 45° posto tra gli italiani, il fondatore di Technogym, nella classifica che si aggiorna in tempo reale di Forbes, ieri era il 2525° uomo più ricco al mondo con un patrimonio stimato di 1,1 miliardi di dollari, in crescita dello 0,23%. Il suo debutto in questa classifica risale all’anno scorso, allora occupava il 40° posto della classifica italiana, ed era entrato grazie alla sua partecipazione azionaria in Technogym. Era l’effetto del perfezionamento dell’operazione finanziaria cominciata nel 2016 quando Technogym fece il suo debutto in Borsa, e proseguita con la cessione di un pacchetto di azioni pari a quasi il 5% di quello in mano alla “Wellness holding”, la cassaforte finanziaria di Alessandri. Fu quella operazione, conclusasi nel febbraio del 2020 a farlo entrare tra i miliardari. La vendita di quelle azioni gli fruttò 114,5 milioni di euro, grazie a una quotazione doppia rispetto a quella di poche settimane dopo, quando esplose l’emergenza coronavirus. La vocazione imprenditoriale Alessandri sembra essere riuscito a trasmetterla anche anche alla figlia Erica, che in Technogym è “digital product manager” e dal 2016, fa parte del Cda. Erica Alessandri a marzo dello scorso anno è stata tra selezionata, unica italiana, “Young Global Leader”. Il forum “Young Global Leaders”, che l’ha inserita nella lista degli emergenti di tutto il mondo che contano, è un’iniziativa no-profit collegata al World Economic Forum di Davos. Mira a creare una comunità di giovani leader provenienti da tutto il mondo che possano contribuire a creare un nuovo modello di leadership per il futuro basata sulla sostenibilità.

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