Cesena, nasce un boschetto accanto alla Fiera grazie a Natù

Cesena

Educazione, sostenibilità ambientale, inclusione sociale. Sono questi gli ingredienti alla base del progetto “Un albero per il futuro” con cui Natù sta coinvolgendo scuole, Comuni, cooperative sociali, associazioni e imprese in tutta Italia. Nel 2022 hanno piantato grazie al loro progetto quasi 12mila alberi in 154 Comuni, coinvolto oltre 700 scuole e più di 168mila studenti. Tra questi da ieri ci sono anche gli alunni e le alunne della scuola primaria di Pievesestina.


Dopo un momento di formazione e testimonianza nella sala Tre Papi di Cesena Fiera, ieri insieme alle loro insegnanti e guidati da esperti del team Natù hanno piantumato 75 fusti misti tra ciliegi selvatici, aceri campestri, noccioli, carpini, roverelle e tigli nell’area verde adiacente alla fiera. Sarà poi la cooperativa sociale Cils a prendersene cura per i prossimi 12 mesi.


«Questo piccolo bosco – commenta il sindaco Enzo Lattuca – renderà questa area industriale collocata tra la Fiera e il centro di Pievesestina, caratterizzata da insediamenti produttivi, infrastrutture e parcheggi, un piccolo polmone verde. Non si tratta di un progetto isolato ma di una tessera che, nell’ambito di una più ampia e strutturata visione sostenibile e ambientalista, si ricongiunge ad altre azioni promosse in questi anni, prima fra tutte la realizzazione del bosco peri-urbano di 3 ettari e mezzo che sorge nell’area compresa tra la secante e via Niccolò Machiavelli, in prossimità del fiume Savio». Qui nelle settimane scorse sono state messe a dimora 5.900 piantine, di cui 183 arboree e le altre arbustive, e di 150 alberi di maggiori dimensioni (ciliegi, querce, frassini).


«Costruire nuovi spazi verdi urbani, incrementare le aree boschive comunali e la biodiversità locale, al fine di migliorare la sostenibilità del territorio e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici sulle persone e sul pianeta – commenta l’assessora alla Sostenibilità Ambientale Francesca Lucchi – è un’azione di primaria importanza che richiede il coinvolgimento attivo e diretto dei cittadini, a partire dagli studenti».


«Piantare un albero – commenta Francesca Speranza fondatrice del Progetto Natù – è un legame indissolubile con la vita. Gesti come questo contribuiscono a lanciare importanti messaggi. Primo fra tutti quello che ci consente di accogliere il futuro solamente grazie alla memoria di persone e avvenimenti che ci legano gli uni agli altri. Condividere questo progetto con i tutti i cittadini, sentire il sostegno di aziende locali e beneficiare della gioia degli studenti ci sprona a continuare nel nostro operato».

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