Cesena, è morto a 78 anni Franco Urbini: ha guidato Arrt, Endas, Cral

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È morto improvvisamente, dopo un brevissimo ricovero, Franco Urbini, a lungo e fino all’ultimo protagonista della vita sociale e sportiva cittadina in vari ruoli: dalla presidenza dell’Associazione romagnola ricerca tumori a posizioni di vertice nel Cral della Cassa di Risparmio di Cesena e di primo piano nell’Endas e nel mondo della pallacanestro maschile made in Cesena, ai tempi della Basket ’82. Aveva 78 anni. Legatissimo alla moglie, anche lei in condizioni di salute critiche, lascia due figlie. Era stato visto passeggiare in centro fino a pochi giorni fa, ma dopo essere stato colpito dalla malattia la situazione è precipitata rapidamente, finché non è rimasto altro da fare se non constatarne il decesso nella giornata di ieri. Se ne è andata così, in un modo inatteso, una persona molto conosciuta e ancora attivissima. E lo sconcerto generale è amplificato dal fatto che era una persona che si era prodigata, con grande energia e per tanti anni, nella difesa della salute. Nello specifico, si è battuto per giocare d’anticipo nella lotta ai tumori, nelle file dell’associazione Arrt, divenuta un punto di riferimento importante a Cesena. Il primo messaggio pubblico di cordoglio è arrivato ieri pomeriggio dai vertici del Cral: «Abbiamo appena appreso la triste notizia della scomparsa di Franco Urbini, che per anni è stato presidente del Cral della Cassa di Risparmio di Cesena, oltre che conosciuto collega di lavoro. Nel momento del suo commiato dalla vita terrena vogliamo ricordare la sua sensibilità ai valori dell'impegno civile, la sua apertura agli altri e la sua cordialità. Appena possibile, comunicheremo le informazioni relative allo svolgimento delle esequie». Come detto, l’impegno maggiore, nella propria vita da pensionato dinamico, Franco Urbini lo aveva messo al timone della Arrt, di cui era diventato presidente nel 2016, dopo esserne stato a lungo vice. In quel ruolo si è speso in tutti i modi per diffondere la cultura della prevenzione del cancro e potenziare l’attività di diagnosi precoce. Dopo essersi laureato in Giurisprudenza, la sua carriera professionale l’aveva passata come funzionario di banca, ma le sue grandi passioni spaziavano dall’ambito socio-culturale a quello sportivo. Tra le tante cose fatte, oltre a quelle già ricordate, aveva anche gestito la piscina di Cesenatico. Da non dimenticare neppure la militanza politica nelle file del Pri. Inoltre, gestiva assieme ai suoi cari un bed & breakfast in pieno centro storico. Dal punto di vista personale, Franco Urbini era stato profondamente segnato dalla morte della madre Wally, avvenuta in modo violento nel 2012, quando una vicina la ammazzò dentro casa, in via Sostegni. Ne seguì una condannadell'assassina a 23 anni di reclusione, ma il figlio della vittima non ha mai nascosto la propria amarezza per il fatto che nelle primissime fasi dell'indagine si fosse sospettato anche di lui senza alcun fondamento.

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