Cesena, morti sul lavoro: la provincia è nella "zona rossa"

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Morti sul lavoro: la provincia di Forlì-Cesena è in “zona rossa” nella classificazione fatta dall’osservatorio “Vega Engineering”. Significa che è uno dei 35 territori, su un totale di 95 monitorati in tutta Italia, dove c’è un’incidenza del numero di vittime che è superiore al 125% di quella media nazionale. Precisamente, in numero assoluti sono stati 9 i decessi nel corso del 2022, con un’incidenza pari a 52 per milione di abitanti. Un dato che pone la zona del Cesenate e del Forlivese al 24° posto tra le province più colpite dalle cosiddette “morti bianche”.

«Si chiude ancora una volta tragicamente il bilancio di fine anno delle vittime sul lavoro nel nostro Paese - commenta Mauro Rossato, presidente di Vega, analizzando la situazione su scala nazionale - Sono 1.090 i lavoratori che l’anno scorso hanno perso la vita, con una media di oltre 90 vittime al mese. Stiamo parlando ancora di oltre 20 decessi alla settimana e di almeno 3 infortuni mortali al giorno. Sono 790 gli infortuni mortali verificatisi in occasione di lavoro e 300 in itinere, cresciuti del 21% rispetto all’anno precedente, quando era maggiormente diffuso lo smart working per via del Covid. Nel periodo gennaio-dicembre 2021, invece, i decessi totali erano stati 1.221 e, quindi, potremmo pensare a una riduzione della mortalità (-10,7%). Ma il decremento è solo apparente. Infatti, nel 2022 sono quasi sparite le vittime Covid (10 su 1090 secondo gli ultimi dati disponibili di fine dicembre 2022). Nel 2021, invece costituivano tragicamente quasi un quarto dei decessi sul lavoro (294 su 1221). Ciò significa che gli infortuni mortali “non Covid” sono cresciuti del 17%, passando dai 927 di fine dicembre 2021 ai 1.080 del 2022. Quest’ultimo dato è del tutto analogo a quello del 2019, epoca pre-Covid».

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