Cesena, morta in fuga dall'Ucraina: i figli ricoverati non sanno nulla della madre

Diciotto ore per scappare in pullman dalla guerra non sono state sufficienti per sfuggire ad un panorama di morte. Era comprensibilmente sotto shock per l’accaduto l’autista 44enne che guidava il bus al momento dell’incidente di ieri mattina a Cesena, con la morte di una mamma 32enne in fuga dalla guerra insieme ai figli. È stato portato al Bufalini per i controlli di rito. Non era sotto effetto di alcol o droghe. L’ipotesi al vaglio degli investigatori della Polstrada è che sia caduto vittima di un colpo di sonno, dal quale sia nato l’incidente. Non parla una parola di italiano ma non c’era bisogno di dialogo per capire, solo guardandolo attendere fuori dal pronto soccorso, quanto la tragedia lo avesse segnato.


Il pensiero era per la 32enne Tatiana Mujlan. Ed ancor di più per i suoi figli: una maschietto di 5 anni (l’unico a farfugliare qualche parola d’inglese tra i protagonisti della vicenda) ed una sorella di 10. Loro dopo le visite in pronto soccorso sono stati ricoverati precauzionalmente in pediatria. Dove sono stati raggiunti dopo molte ore dalla nonna e da uno zio che avevano appena dovuto riconoscere ufficialmente la salma della loro madre. Il papà è in guerra, in Ucraina. Saranno gli psicologi e gli specialisti Ausl a dettare i tempi e i modi per poter loro comunicare che la mamma è morta nell’incidente.

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