Cesena, lunedì l'ultimo saluto a Yahya, morto a 7 anni sotto il bus

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Bisognerà aspettare dopo domani per l’ultimo saluto al piccolo Yahya, morto lunedì scorso, alla tenera età di 7 anni, dopo essere caduto dalla bici su cui stava pedalando accanto al papà sulla pista ciclabile lungo via Cervese, a S.Egidio, ed essere finito sotto le ruote di un autobus che stava passando sulla strada dove è rotolato. Nel primo pomeriggio di ieri è stata eseguita l’autopsia, che ha attestato che il decesso è stato immediato e a provocarlo è stato uno shock emorragico conseguente a trauma cranico. A quel punto, è arrivato il nulla osta necessario per la sepoltura, che fa supporre che gli inquirenti non hanno particolari dubbi sul fatto che la tragedia sia stata frutto di una disgrazia imprevedibile, senza responsabilità evidenti di nessuno. La cerimonia funebre con rito musulmano è stata programmata per lunedì, con partenza alle 12.30 dall’obitorio dell’ospedale Bufalini e addio dalle 13, al campo sportivo della parrocchia Villachiaviche. Seguirà la sepoltura nel cimiterino di Monteaguzzo, una cui parte è riservata a salme di musulmani.

Nelle ultime ore la disperazione enorme di Imad, il papà di Yahya Mohamed Djerir, che dopo avere lavorato come operaio agricolo è diventato un dipendente dell’azienda Orogel, è stata un po’ alleviata dalla «grande vicinanza da parte di tutti, di cui si è meravigliato», perché «non se la aspettava minimamente». Così ha riferito ieri don Daniele Bosi, parroco di Villachiaviche, dicendo che quell’uomo distrutto dal dolore gli ha «chiesto più volte di ringraziare tutti quanti». Poi ha aggiunto: «Non è mai solo, perché nella cultura musulmana si usa fare la veglia continuata finché il corpo non viene sepolto». Quindi Imad e e i suoi cari hanno «sempre amici e parenti in casa e davanti ad essa».

Intanto, la Polisportiva Rumagna, dove il bambino giocava a calcio, ha organizzato una partita in suo ricordo (la società ha anche attivata una raccolta fondi che nel giro di due giorni ha raggiunto quasi 10.000 euro, grazie a circa 400 donatori), con la Polisportiva Sala: si disputerà domani, alle 14.30, al campo di gioco in via Arzignano. La passione di Yahya per il pallone è testimoniata anche da don Bosi: «Come dimenticare quel giorno, all’uscita del centro estivo, la sofferenza nei suoi occhi quando il piccolo si accorse di non essere stato iscritto al torneo che sarebbe iniziato la sera stessa: dissi che non era un problema, che avremmo trovato una soluzione, e così fu».

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