Cesena, la Lega: "Malatestiana Antica chiusa, che tristezza per il turismo"

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La programmazione di offerta museale a Cesena è carente da tutti i punti di vista. I limiti vengono da lontano: riguardano certamente investimenti mancati e progetti non realizzati per tempo per una limitatezza di prospettiva delle varie Giunte, ma anche per errate scelte strategiche di gestione amministrativa, organizzativa e manageriale”.
Così in una nota i consiglieri comunali della Lega Antonella Celletti e Enrico Sirotti Gaudenzi.
“Se oggi un turista si fermasse a Cesena potrebbe a ragione pensare di trovarsi in una città indifferente verso il proprio patrimonio culturale. La Biblioteca Malatestiana Antica, la Memoire du Monde dell’Unesco, è chiusa al pubblico dal 25 luglio fino al 15 agosto. Chiusura annunciata con una laconica notizia in uno dei periodi di maggior afflusso turistico. La Pinacoteca prevista al Palazzo Oir è ancora in alto mare. Il Museo archeologico è chiuso da quattro anni in attesa di ristrutturazione, mentre la Pinacoteca comunale in via Aldini è visitabile solo su prenotazione. Insomma, uno sfacelo. Per non parlare delle pagine dedicate a ‘Cesena Turismo’ nel sito del Comune, di cui consiglieremmo una totale rivisitazione. Non si vuole gettare la croce sull’attuale assessore alla cultura Carlo Verona. Le carenze non sono di oggi, Verona, tuttavia, non ha saputo o potuto dare una svolta. Appare infatti sorprendente il suo entusiasmo nel presentare il sistema museale cesenate che, pur ancora tutto sulla carta, già mostra evidenti carenze programmatorie e organizzative. Una prova di come sia stato sottovalutata anche la valenza economica del patrimonio culturale. Con la cultura si mangia, di cultura si vive e si crea un volano per lo sviluppo. Constatazioni ovvie, che, tuttavia, sembrano essere sfuggite a Giunte e maggioranze cesenati. Si sarebbe potuto realizzare, sulla base di un vecchio progetto, un grande Museo della Città nel complesso di proprietà comunale di Sant’Agostino. Si sarebbe potuto, a suo tempo, restaurare la cinta muraria storica. Si sarebbe potuto promuovere meglio la Malatestiana Antica facendone una meta indispensabile per il turismo d’arte internazionale. Non è stato fatto e non ci sono neppure i presupposti per un radicale cambio di passo”.

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