Terminata l’ottava edizione della Giostra d’incontro tra cavalieri in armatura, nella sua versione contemporanea che ha resuscitato una tradizione andata avanti dal 1465 al 1838, si guarda già avanti con entusiasmo con la convinzione di farne sempre di più uno degli eventi clou di Cesena. Le sfide di domenica, lancia in resta, sul campo allestito in piazza del Popolo sono state le più spettacoli viste finora, ma tutta la manifestazione ha fatto un grande salto di qualità. Lo dimostra la partecipazione agli eventi collaterali che hanno animato tutta la settimana scorsa: in quelli a numero chiuso le richieste di prenotazione hanno superato di gran lunga i posti disponibili. Ma soprattutto il coinvolgimento dei quartieri, eredi delle antiche contrade, si è rivelato una mossa vincente per diffondere la passione.
C’è un unico punto debole a cui porre rimedio, e ne sono consapevoli sia gli organizzatori dell’associazione presieduta da Daniele Molinari, sia l’amministrazione comunale. È la visibilità, tutt’altro che ottimale, per chi non riesce a conquistare un posto nelle prime due o tre file a ridosso delle transenne. L’idea è quella di installare una tribunetta, in modo che più persone possano godersi lo spettacolo da una posizione rialzata. Ma a fronte di questo problema, che ha di nuovo provocato qualche mugugno tra gli spettatori, le potenzialità dell’evento sono evidenti e ci sono enormi margini di crescita. In febbraio scadrà la convenzione siglata tra l’Associazione Giostra di Cesena e il Comune e lì si testerà la volontà di consolidare questo appuntamento. Tra l’altro, sul piano della sostenibilità economica, potrebbe essere di grande aiuto una svolta che è nell’aria: la registrazione del sodalizio di volontari cesenati tra quelli abilitati a partecipare ai bandi riservati alle rievocazioni storiche per ottenere finanziamenti.
A proposito di novità, la prossima Giostra a Cesena potrebbe essere quella del debutto di una cavallerizza in gara: Stefano Fariselli, di San Zaccaria di Ravenna, il cavaliere caduto durante una lizza, ha infatti annunciato il suo ritiro, passando il testimone alla moglie tedesca, Anne Cornelia Hecker (nella foto). Intanto, anno dopo anno, diventa sempre più forte il legame tra la Giostra di Cesena e il gruppo dei cavalieri del Re Nero che ne sono protagonisti, sotto la guida di Ivan Caio. Due gesti a sorpresa che hanno fatto quest’anno dopo la conquista del Palio sono destinati a renderlo ancora più solido. Dalle scuderie dell’Horse Center all’ippodromo, dopo avere riportato lì il suo cavallo e prima di andare a riposare al Camping Cesenatico, il trionfatore Attilio La Mura ha registrato e postato un video in cui ha fanno un annuncio. Le lance usate durante il torneo, e personalizzate per la sfida cesenate, verranno consegnate come una sorta di “cimeli” a Daniele Molinari e Daniele Braschi, i due protagonisti della prima ora della rinascita dell’antica Giostra cesenate, nel 2016. Un altro regalo con un valore simbolico non trascurabile è stata la consegna di uno degli scudini agganciati alle armature dei giostranti in lizza: Stefano Fariselli lo ha consegnato al Quartiere Cervese sud, a cui era stato abbinato tramite sorteggio.