Cesena, la festa del rifugiato parte dalle Cucine Popolari - Gallery

Cesena

È iniziata ieri dalle Cucine popolari la settimana di Cortili Aperti. La festa per la giornata mondiale del rifugiato non poteva che essere celebrata in quello che in mesi ha saputo affermarsi come uno dei punti saldi dell’accoglienza e dell’incontro a Cesena.

Fare il pranzo di ieri alle Cucine popolari «era inevitabile», ride Elena Baredi, presidente di Asp oltre che socia fondatrice del progetto delle Cucine, mentre il presidente delle Cucine Enzo Capelletti e la vice Paola Farneti cercano di fare posto a tavola per tutti. Anche il menù rifletteva lo spirito della giornata: lagna di verdura preparata dai volontari delle Cucine popolari, a seguire qaboli, piatto afghano a base di riso, verdure e carne preparato da Nafisa, Fawzia che insieme alle loro famiglie sono accolte nei progetti Sai, in abbinamento le crespelle ripiene di carne o verdure, piatto tipico ucraino preparato dalle sapienti mani di Alina, coadiuvata da Tiziana. Per finire i dolci di Heghine, donna armena accolta in uno dei Cas del territorio. E per chi avesse avuto ancora fame anche la delegazione di Mercato Saraceno (la sindaca Monica Rossi e le assessore Giulia Rogai e Giulia Paci) si sono presentate portando torte e crostate.

Dopo i saluti a preparativi ancora in corso della consigliera regionale Lia Montalti, ieri durante il pranzo è passata anche la vice presidente della Giunta regionale Elly Schlein: «So della sorellanza con le Cucine popolari di Bologna, per me è un onore essere qui», e ha anticipato: «Rinnoveremo il bando sulla solidarietà e il recupero alimentare con cui lo scorso anno, proprio riconoscendo il ruolo di realtà come questa, abbiamo distribuito 600mila euro». Con lei l’assessora Carmelina Labruzzo che ha ringraziato operatori e ospiti e la presidente Baredi che si è affidata alla poesia di Patrizia Cavalli.

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