Cesena, l’uomo scomparso da tre giorni era al solito bar

Quando nel cuore della mattinata di ieri i carabinieri, avvisati dai suoi amici, lo hanno ritrovato, era placidamente al bar che di solito frequenta, nella zona di Borello. Come se “nulla fosse accaduto”. Per ora non ha potuto dare spiegazioni valide di cosa gli sia successo ma almeno si è spento, nella giornata di ieri, l’allarme rosso che era scattato mercoledì scorso a Cesena, attorno alle 14, per la scomparsa da casa di Giordano Turci, 68 anni, che tutti conoscono come Roberto.

Nella serata di sabato i vigili del fuoco, i carabinieri e la polizia avevano sospeso definitivamente poco meno di 60 ore di ricerche frenetiche dell’uomo di cui si era perduta quasi ogni traccia. Era stato avvisato nei giorni precedenti da conoscenti che però non avevano potuto dare certezze sulla sua esatta posizione e sul suo stato di salute, visto che era scomparso di nuovo ed appariva confuso. Tutte le forze di soccorso pubblico nei giorni di ricerche avevano dispiegato uomini e mezzi senza lesinare in costi ed energie. Arrivando ad usare droni ed unità cinofile oltre a termo scanner per la visione in modalità notturna nelle aree boschive. Ma senza risultati. Ieri mattina l’uomo una prima volta è stato visto da un conoscente per strada, che ha cercato di fermarlo ma è stato strattonato via, prima che il 68enne facesse di nuovo perdere le proprie tracce. Poi la chiamata che ha risolto la situazione. È arrivata dal bar che l’uomo frequenta dove era seduto ad un tavolo, come se nulla fosse mai accaduto.

Ai militari dell’Arma che lo hanno riportato a casa consegnandolo alla compagna è apparso in buono stato di salute. Nessuna traccia che potesse “giustificare” tanti giorni di latitanza. Il sospetto è che possa essere stato colto per qualche tempo dagli effetti di un attacco ischemico transitorio che gli abbia in qualche modo confuso le idee e “cancellato” per un po’ la memoria. L’altra ipotesi sul piatto è che avesse volontariamente fatto perdere le proprie tracce. Causando l’avvio una macchia di soccorsi tale che, nel caso, gli costerebbe molto: in termini se non altro di denuncia per procurato allarme o simulazione di reato. Che cosa sia accaduto, e come si concluderà questa vicenda, lo si scoprirà solo dopo approfonditi controlli medici e dopo che, tra qualche giorno ed in seguito un doveroso stop di riflessione e controlli clinici, le forze dell’ordine dialogheranno con lui cercando di far luce sulle giornate in cui risultava disperso.

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