Cesena, l'assessore alla cultura: «Investiti 7 milioni»

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Non rimane indifferente l'assessore Carlo Verona alle critiche che gli ha mosso il Popolo della famiglia, richiamando il ruolo della cultura nei processi di rigenerazione del centro e sottolineandone l’assenza all’incontro organizzato in proposito dal presidente di Confcommercio, Augusto Patrignani. «La giunta di cui faccio parte sta investendo circa 7 milioni di euro in interventi che sono direttamente collegati alla cultura nel centro della nostra città», sottolinea Verona. Tra questi cita la nuova pinacoteca nel palazzo Oir, il terzo lotto della Malatestiana, il Museo archeologico, la Casa della musica a Palazzo Mazzini-Marinelli e la ristrutturazione del Ridotto del Bonci, tutti interventi destinati, secondo l’assessore, a cambiare anche il modo in cui si fruisce la cultura in città.

E non è finita qui. «Da questi interventi già programmati - dice - mi aspetto un effetto domino che possa poi portare questa o la giunta che seguirà a ripensare Palazzo Guidi, ora sede del Conservatorio e l’attuale Pinacoteca e parte del San Biagio che la ospita».

Tra le attività culturali più significative cita il confronto con le realtà culturali locali negli incontri “Culturalmente”. Ma anche l'impegno nella valorizzazione degli archivi fotografici del progetto Guido Guidi, le acquisizioni degli archivi di scrittori e poeti come Galli, Pedrelli, «e mi auguro presto Turci o di fotografi come Ceccarelli». Senza dimenticare il riordino della «enorme mole di negativi acquisita lo scorso anno, proveniente da laboratori fotografici romani con tema il cinema italiano».

Pur non dimenticando l'importanza del lavoro per rendere fruibile questo patrimonio, Verona sottolinea anche come «Cesena non vuole e non deve essere in competizione con realtà come il San Domenico di Forlì o con il patrimonio artistico di Ravenna o di Rimini. Vorrei invece che si creassero collaborazioni e partenariati, uscendo dalla sterile logica del campanilismo di provincia. Non vogliamo vivere di rendita sulla Malatestiana: invito a leggere il dossier elaborato per il bando Capitale del libro».

Quanto agli investimenti, l’assessore respinge l’accusa che l’amministrazione comunale non faccia la sua parte e esorta i privati a farsi avanti: «Ci sono strumenti quali l’art bonus che dovrebbero considerare con maggior impegno»

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