Cesena. L'ad: "Francesca Amadori ha smesso di lavorare". Lei replica con l'avvocato

Cesena

CESENA. "Sappiamo benissimo che il licenziamento è una questione seria. Tanto che dal 2018 ad oggi, questo è solo il terzo caso sugli oltre 600 dipendenti della società in cui era impiegata Francesca. Ma l’azienda ha provato in ogni modo a evitare la soluzione estrema”. L'amministratore delegato di Amadori, Francesco Berti, intervistato dal Corriere della Sera, spiega il motivo del licenziamento di Francesca Amadori, nipote del fondatore Francesco Amadori.

"Da inizio dicembre", ricorda Berti, " Francesca Amadori, che era una impiegata e non una dirigente, ha smesso di lavorare. Sia in presenza che a distanza. Senza dare spiegazioni, senza documentare le motivazioni delle sue assenze al lavoro. Quando non si rispetta il contratto nazionale di lavoro si agisce di conseguenza. Neanche il padre ha potuto far nulla. Se non ribadire che le regole valgono per tutti, a prescindere dal cognome”.

Nessuno dei suoi familiari, dal nonno al padre si è potuto opporre al provvedimento. "Al contrario di quel che si possa pensare, questa non è più un'impresa familiare", spiega Berti.

Ma la risposta di Francesca non si è fatta attendere. Oggi stesso è stato diffuso un comunicato dal legale Domenico Tambasco. "Condanniamo con forza la campagna di delegittimazione nei suoi confronti e fondata su informazioni strumentalmente distorte e gravemente lesive della sua onorabilità personale e professionale. Ribadiamo come sia intenzione della dr.ssa Amadori far valere le proprie legittime ragioni nelle competenti sedi. Prendiamo inoltre atto che l'amministratore delegato Francesco Berti conferma di ignorare completamente l'estrema gravità delle questioni aziendali più volte verbalmente e formalmente sollevate, anche di recente, dalla dr.ssa Amadori".

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