Cesena, incinta morì per influenza. Scontro tra i periti al processo

Cesena

CESENA. Sì, la morte era evitabile. No, non si poteva in alcuna maniera contrastare l’evento infausto che l’ha innescata. È scontro tra periti in aula nel confronto dibattimentale davanti al giudice Ilaria Rosati nel caso di Manuela Manco, la donna gambettolese deceduta in seguito a una influenza quando era incinta di 26 settimane. La madre morì per un'embolia, la sua bambina nacque comunque ed ora ha poco più di 4 anni. Imputati sono i medici, allora al lavoro presso la Terapia Intensiva dell’ospedale Maurizio Bufalini, uno di Cesena e l'altro di Bagnacavallo, tutti e due difesi dall’avvocato Antonella Monteleone. Davanti al giudice si sono “affrontate” ieri le due versioni differenti peritali sull’accaduto. Da una parte i consulenti della difesa e dall’altra quelli del pm e quelli chiamati dalla parte civile (avvocato Saschia Soli di Perugia che tutela il marito della dona, anche come tutore delle due figlie piccole, assieme ad altri parenti della vittima).

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