Dopo l’assunzione e l’adozione è quello dell’approvazione l’ultimo passaggio necessario a mettere definitivamente in archivio il Prg, e passare definitivamente al Pug, il piano urbanistico generale. Spetta al Consiglio comunale ad approvarlo e il voto probabilmente sarà calendarizzato già per la seduta del 16 febbraio. In vista di questo passaggio martedì sera è cominciata in Commissione 2, l’analisi delle osservazioni al Pug sollevate dal Cuav, il comitato urbanistico di area vasta, che comprende oltre al Comune la Provincia e la Regione e una serie di altri enti chiamati ad esprimere il loro parere. Le osservazioni e le modifiche che ne derivano sono state illustrate da Paola Sabbatini, dirigente del settore Governo del territorio, e Otello Brighi, dell’ufficio tecnico di piano, insieme all’assessora Cristina Mazzoni.
Territorio urbanizzato
Dopo il confronto in seno al Cuav cambia il perimetro del territorio urbanizzato. Nella nuova versione della cartografia sono stati tolti alcune aree che non risultavano conformi: è il caso di centrale elettrica, depuratore, cimiteri ubicati in territorio rurale o sul suo margine, e delle aree di Rio Eremo, Casale e Roversano, che invece vengono considerate aree rurali. Tra i documenti del piano ora compare anche una tabella che consente di tenere traccia in modo puntuale dello stato di attuazione dei Pua ancora vigenti, mentre sono stati definitivamente cancellati quelli che non sono stati rinnovati entro i termini.
Territorio rurale
Nella nuova versione del Pug vengono inoltre stralciati dall’elenco degli “edifici incongrui” Assotubi, Gasperini Mangimi e Calcestruzzi del Savio. Per tutti e tre il Comune, condividendo il parere della Provincia, ha ritenuto che a differenza di quanto valutato nelle prime stesure del Piano, manchino le caratteristiche di “detrattori paesaggistici” definite dalla legge 16 del 2002. Cambiano, in senso più restrittivo rispetto alle previsioni iniziali, anche le possibilità di nuova costruzione o ampliamento di edifici a uso abitativo agricolo: il Comune aveva previsto la possibilità di ampliamento pari i a 80 metri quadrati per il titolare dell’azienda e altrettanti per i componenti del nucleo familiare, per questi ultimi invece la previsione scende a 40 metri quadrati. Viene invece riconosciuta la possibilità di ampliamento fino a 50 metri quadrati per i nuclei in cui sia presente una persona con disabilità. Sempre in ambito agricolo, passa, nonostante l’iniziale parere negativo del Cuav, il meccanismo premiale per chi vuole demolire le tettoie. Viene però precisato che il recupero delle superfici sarà possibile solo in caso di tettoia autorizzata e con le caratteristiche di un vero e proprio fabbricato.
I vincoli
Le osservazioni del Cuav riguardano in almeno due casi anche le tabelle dei vincoli. In un caso è stato chiesto al Comune di inserire tra i corsi d’acqua soggetti ad autorizzazione paesaggistica anche i tratti tombinati, inizialmente esclusi. L’altro caso riguarda le aree boschive. «La Regione propone una nuova carta dei boschi che ha elaborato di concerto con la Soprintendenza, ma che in diversi punti introduce modifiche sostanziali», ha spiegato Otello Brighi. Tra queste cita ad esempio il caso del parco della Rocca, che «viene inquadrato come bosco, nonostante non si sia mai visto un bosco con illuminazione, sentieri praticabili e fontanelle». Questa nuova carta non è ancora stata approvata dall’ente preposto e per questo motivo il Comune, ha preferito rimandarne l’adozione.
Microzonazione sismica
Tra gli elementi che andranno aggiornati c’è anche quello riguardante la microzonazione sismica, la valutazione cioè della pericolosità sismica locale. Esistono tre livelli di approfondimento dell’analisi. Cesena e Montiano attualmente sono al secondo. L’intenzione è quella di arrivare al terzo, quello più approfondito e per questo sono già stati assegnati incarichi, grazie ai contributi arrivati dalla Regione (27.750 euro per Cesena, 11.250 euro per Montiano).
