Le lacrime di Cristian e lo sconcerto di Stiven. E’ stata questa l’ultima fotografia dei gemelli Shpendi sul prato del Manuzzi intorno alle 23.30 di giovedì 8 giugno, il giorno che ha chiuso amaramente la stagione del Cesena e che probabilmente ha visto per l’ultima volta i due gemelli giocare una partita ufficiale insieme, da compagni di squadra. Tutto ruota attorno a quel “probabilmente”, perché ad oggi ci sono solo due certezze: i due gemelli hanno un contratto con il Cavalluccio fino al 30 giugno 2026 e uno dei due (Stiven) è reduce da una stagione straordinaria. La terza certezza è invece la più dolorosa ed è il motivo per cui lo stesso Stiven ha ottime chance di andarsene: il Cesena anche l’anno prossimo giocherà in C, una categoria che sta decisamente stretta al numero 11. Cosa può accadere durante l’estate e quali sarebbero le soluzioni migliori per gli inarrestabili gemelli?
Stiven “promosso”
Pur non avendola guadagnata sul campo, il salto di categoria (verso la A) sembra abbastanza scontata per un ragazzo di 20 anni capace di realizzare 12 gol alla prima stagione tra i professionisti. Dopo l’apprendistato dei primi mesi e le 3 reti nel girone di ritorno, l’esplosione di Stiven Shpendi è stata fragorosa nel 2023 con la bellezza di 9 gol e una maglia da titolare guadagnata tra gennaio e febbraio e mai più mollata. Merito di Toscano, che ha sempre creduto nelle qualità del gemello, ma anche dello stesso Stiven, con il quale madre natura è stata oggettivamente molto generosa (il talento e la capacità di fare tante cose dentro a una partita non si discutono). Resta solo la macchia di aver sprecato l’impossibile soprattutto nel girone di ritorno nelle situazioni più congeniali (a tu per tu con i portieri avversari), altrimenti la stagione del numero 11 sarebbe stata davvero perfetta. E quindi cosa ne sarà di Stiven? In B sarebbe stato possibile trattenerlo, in C sembra francamente impossibile. Diversi club di A (prima Napoli e Sassuolo, ora soprattutto Empoli, Lecce e anche la Juventus) lo hanno seguito con interesse e sono pronti ad affondare: un doppio salto a 20 anni dalla C alla A sembra un azzardo, ma allo stesso tempo, in caso di cessione, non sembra minimamente possibile un “ritorno” a Cesena in prestito, in una categoria che Stiven ha giocato con il pilota automatico. Il procuratore dell’attaccante (Ramadani) garantisce esperienza e anche agganci con l’estero, dove il gemello potrebbe avere mercato. Il Cesena lo valuta non meno di 2 milioni più percentuale sulla rivendita, ma il club bianconero ha una grande spada di Damocle sulle spalle: essere un club di C indebolisce la possibilità di fare la voce grossa al mercato e di conseguenza ridimensiona notevolmente le possibilità di fare cassa. A meno che Ramadani e il suo socio italiano Romualdo Corvino non facciano scatenare un’asta.
Cristian da rivedere
Dopo aver totalizzato solo 409 minuti nelle 38 giornate di campionato (con 16 presenze, di cui solo un paio da titolare), Cristian Shpendi è diventato l’altro centravanti titolare del Cesena ai play-off, complice l’infortunio di Simone Corazza. Nelle quattro partite contro Vicenza e Lecco, infatti, il gemello ha giocato praticamente la metà dei minuti di quelli strappati in stagione (210) mettendo in difficoltà le arcigne difese di veneti e lombardi. Resta la macchia di non essere mai riuscito a segnare e di essersi divorato almeno 3 gol fatti tra quarti e semifinali, ma anche Cristian ha dimostrato di essere pronto per un campionato di C. Molto più difficile, dopo 600 minuti e pochissime gare da titolare, vederlo già all’opera al piano superiore ed è proprio per questo che un altro anno a Cesena, dentro a una rosa ambiziosa e desiderosa di vincere, potrebbe permettere a Cristian di “imitare” Stiven. Perché è vero che i due gemelli sono sempre stati inseparabili, ma proprio all’alba di questa sessione di mercato potrebbero dividersi per la prima volta.