Cesena, il console del Marocco alla scoperta della Scuola Moda

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Ieri il console generale del regno marocchino Said Jazouani è arrivato a Cesena visitando le principali realtà presenti sul territorio e la Biblioteca Malatestiana di cui si è detto affascinato. Nel corso della visita, motivata dalla volontà di conoscere la proposta formativa della Scuola Moda Cesena diretta dall’imprenditrice Catia Lorenzini, il Console è stato ricevuto dal sindaco Enzo Lattuca nella Sala degli Specchi del Palazzo comunale. “È un onore per noi – commenta il sindaco – ospitare i rappresentanti della comunità marocchina che qui a Cesena è composta da mille membri. Ringrazio la Scuola Moda Cesena che ha creato un ulteriore legame tra la nostra città e il Marocco nel segno del futuro e della formazione di questi ragazzi e di queste ragazze appassionati di moda, che a partire da settembre potranno studiare in città. Faremo tutto il possibile perché si sentano a casa e perché possano trovare in Cesena il trampolino di lancio della loro vita professionale”. Con il sindaco inoltre si è parlato di un futuro gemellaggio con una città marocchina e della volontà di avviare stabili rapporti culturali ed economici.

Annualmente, infatti, l’imprenditrice cesenate prepara professionalmente decine di ragazzi avviandoli al mondo del lavoro. Fra questi diversi sono i cittadini del Marocco. Lorenzini, insieme a Cna Cesena Val Savio, sta cercando di instaurare rapporti ufficiali con le autorità marocchine al fine di rendere più facile l’accesso degli studenti nordafricani alle attività formative.

La visita si è conclusa presso la sede della Cna di Cesena, dove il presidente Federico Giovannetti, alla presenza di una delegazione di imprenditori fra cui anche alcuni operatori stranieri, ha omaggiato il console di un’opera dell’artista Davide Caprili rappresentate due mani che sorreggono il mondo. “La speranza – spiega Giovannetti – è che si possa assistere alla nascita di una generazione di cittadini del mondo che facciano dell’inclusione e dell’accoglienza principi irrinunciabili del vivere insieme”.

“L’opera che come Cna portiamo avanti insieme alle aziende come quella di Catia – prosegue il Presidente – è la declinazione dell’accoglienza come la intendiamo noi imprenditori. Formiamo gli operatori di domani indipendentemente dalle differenze che ci contraddistinguono ma puntando a sviluppare quello che accomuna ogni uomo: la voglia di crescere e di diventare migliore. Siamo orgogliosi come Associazione di contribuire anche in piccola parte ad un progetto così ambizioso”.

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