Cesena: il Chiostro di S. Francesco diventa il regno delle scuole

Il chiostro di San Francesco si prepara a diventare per 40 giorni il regno delle feste e dei saggi di fine anno delle scuole di tutti i tipi, dai nidi all’università, passando per gli istituti musicali e le scuole di ballo, di teatro e di altre attività espressive.

Sarà una sorta di antipasto della stagione di eventi estivi che i cesenati sono abituati a godersi da diversi anni in quell’affascinante luogo accanto alla Biblioteca Malatestiana. Per gli utilizzatori è un’occasione ghiotta, perché potranno fruire gratuitamente di uno spazio prestigioso, adeguatamente attrezzato e con una grande capienza.

Ci saranno un palcoscenico di grandi dimensioni con spazi da usare come camerini sul retro, un service audio-luci-video, tre bagni chimici. Saranno inoltre disponibili 6 addetti all’accoglienza e all’intincendio e un tecnico di palco specializzato.

Tra i servizi assicurati dal Comune ci sono anche le pulizie prima e dopo l’esibizione. Gli spettatori potranno accomodarsi su 450 sedie messe in platea.

È questo il succo di un avviso pubblico che il Comune ha deciso di lanciare per valorizzare un momento che è sempre molto atteso da insegnanti, allievi e genitori delle varie scuole e regala emozioni e spettacolo.

La finestra temporale in cui si svolgeranno questi eventi sarà dal 15 maggio al 25 giugno.

Le realtà interessate a presentare la loro manifestazione d’interesse per cogliere questa opportunità potranno farlo per un massimo di tre giornate a testa. Il calendario verrà preparato in base all’ordine di arrivo delle domande e in caso di sovrapposizioni si darà la precedenza agli istituti scolastici.

Gli unici oneri per gli utilizzatori sono la responsabilità di risarcire eventuali danni arrecati alle strutture concesse e l’obbligo di comunicare entro un mese dall’evento variazioni rispetto al calendario che verrà definito. In caso di inadempimento di quest’ultima regola organizzativa, il Comune revocherà la concessione dello spazio e recupererà somme pari ai costi dei mancati servizi già organizzati.

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