Cesena, i terremotati ricambiano gli aiuti ricevuti

Alluvione in Romagna: ieri un altro furgone pieno di aiuti da “amici” ex terremotati. Da Gatteo Mare per anni sono partiti aiuti ai territori colpiti da terremoti e alluvioni, decine di viaggi in cui Doriano Corbelli è stato nelle Marche o nell’Emilia ferite dal sisma. Adesso quei territori stanno restituendo gli aiuti come possono, in alcuni casi in modo “commovente” visto che avrebbero ancora bisogno loro, ma «l’amicizia nata nel momento del bisogno è sacra».

Doriano Corbelli è l’instancabile fiorista di Gatteo Mare che in passato ha eseguito decine di raccolte di materiale pro terremotati o pro alluvionati, con consegne dirette sui luoghi martoriati in favore delle popolazioni colpite. Decine di viaggi domenicali poi a consegnare quanto raccolto, spesso in compagnia di Renato Montevecchi della “Ferramenta de’ Gag” di Longiano, che ieri ha voluto esserci per salutare gli amici marchigiani.

Da quando il 16 e 17 maggio ad andare sott’acqua è stata la Romagna, il tragitto degli aiuti è diventato l’opposto. «Ho ricevuto varie telefonate da gruppi di Protezione civile e amici conosciuti sui posti dove ero stato a consegnare – riferisce Corbelli – avevano sentito le notizie dai telegiornali e hanno immediatamente ripercorso il loro calvario e gli aiuti che, tramite me, i romagnoli hanno riversato verso di loro. Così sono arrivate consegne di materiale presso il mio negozio di Gatteo Mare sia dall’Emilia e soprattutto dalle Marche. Mi sono commosso, anche perché nelle Marche dopo quasi 7 anni mi hanno riferito che ancora hanno bisogno loro, perché la ricostruzione non è partita. Ma anche se poco, volevano donare ai romagnoli quello che riuscivano a racimolare tramite raccolte pubbliche pro Romagna. Sono arrivati così un gruppo di protezione civile con scatoloni che hanno consegnato a me e io ho immediatamente portato ai centri di raccolta di Cesena».

Ieri l’arrivo di altri aiuti. «C’eravamo sentiti per telefono – racconta Corbelli – e accordati per incontrarci al casello del Rubicone per poi andare a scaricare alla Don Milani a Cesena. Purtroppo per un malinteso la Don Milani era chiusa, ma grazie a un collaboratore del sindaco di Cesena siamo riusciti a farci aprire. Con noi volontari di “Sorriso Solidale” del Comune di Belforte sul Chienti e personale dell’istituto superiore Matteo Ricci di Macerata. Altri aiuti arriveranno nei prossimi giorni da altri Comuni terremotati delle Marche. Ci hanno portato idropulitrici ad alta pressione, stivali, pale, prodotti per la pulizia e tanto altro. Un dono che vale doppio perché arriva da chi è ancora in emergenza. Tra di loro c’era anche Gianni Scamuffo della protezione civile di Caldarola, una persona straordinaria che 5 anni fa mi informava su quali comuni terremotati delle Marche avevano più bisogno d’aiuto. Ora è andato in pensione, ma da vero amico ha voluto venire di persona».

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