Cesena, guadagni dei taxisti dimezzati dal caro carburante

Le tariffe restano invariate e almeno per ora è cambiato solo il margine di guadagno che i tassisti di Cesena hanno visto di fatto dimezzato a causa del caro carburante. «Nel nostro caso le tariffe sono comunali», spiega Claudio Rigoni, presidente della Cooperativa tassisti cesenati. Ritoccarle non è quindi materia semplice: «In realtà, sul tema dobbiamo ancora confrontarci anche tra di noi, perché la verità è che il momento è difficile per tutti, anche per i nostri clienti, e aumentare le tariffe potrebbe avere un effetto boomerang».

I 15 soci della cooperativa sono consapevoli che quello che stanno vivendo è un periodo complesso e che non sono i soli a doverci fare i conti. Ma le difficoltà di oggi vanno a sommarsi a quelle dei due anni di pandemia: «Veniamo da due anni difficili, in cui era tutto fermo e anche noi abbiamo perso il giro. Anche perché non solo ci sono stati momenti in cui non era possibile spostarsi, ma nel frattempo alcune abitudini sono cambiate: con lo smartworking sono diminuite le trasferte di lavoro e le restrizioni hanno fatto diminuire gli spostamenti legati al divertimento e al tempo libero». I ristori di Governo e Regione sono arrivati, «diluiti in un anno, ma sono arrivati. Hanno aiutato almeno a pagare le tasse, ma non a recuperare del tutto. Adesso ci sono queste nubi minacciose che rendono incerte».

Sono quelle dell'aumento del costo dei carburanti, e del contesto di incertezza causato dalla guerra e preoccupano: «Dovremo capire come procedere strada facendo - afferma Rigoni - Quello che offriamo noi è un servizio pubblico, le licenze sono comunali e comunque le tariffe vengono definite tenendo conto anche di quello che fa Forlì. L’ultima volta che vennero ritoccate era il 2004. Allora sembrava un buon accordo e lo è stato per diversi anni, ma nel frattempo le cose sono cambiate. Probabilmente sarebbe ora di ridiscuterle, ma il tema è caldo e dobbiamo evitare che diventi controproducente».