Cesena: grano a tonnellate rubato davanti al proprietario

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È sfociata in una denuncia per furto la clamorosa scena passata davanti agli occhi del proprietario di un campo di grano a Bagnile, quattro mesi fa. E la “bilancia” ha quantificato peso e valore economico di quanto è stato portato via. Si tratta di «Almeno 14,4 tonnellate di frumento tenero fino», che è stato mietuto in un terreno di proprietà altrui. Facendo un conteggio sulla base delle quotazioni del mercato di quel periodo, si sono volatilizzati oltre 5.000 euro.

Nella querela presentata contro Sanzio Moretti, suo confinante, Dante Giulianini, che aveva già reso noto l’accaduto, come riportato dal “Corriere”, ha dettagliato alcuni particolari e chiesto che si accerti e si punisca il reato di cui riferisce di essere stato vittima.

Tutto è successo in un appezzamento a uso agricolo adiacente le vie Prima del cane e Cervese, coltivato quest’anno a frumento tenero per l’intera sua estensione dalla ditta individuale di Giulianini, che tratta cereali, legumi da granella, semi oleosi e altre produzioni simili. Erano circa le ore 18 del 23 giugno quando, proveniente dalla sua abitazione in via Calabria, il proprietario del campo di circa 5 ettari e mezzo che è al centro della vicenda ha visto che c’era una mietitrebbia in azione che stava mietendo il suo grano. Dopo essere rimasto «incredulo, non avendo incaricato nessuno di svolgere tale attività», ha «iniziato a urlare di fermarsi» e si è «avvicinato verso il mezzo agricolo» il più velocemente possibile, tenuto conto che è claudicante. Al tempo stesso ha avvertito le forze dell’ordine, per chiedere il loro intervento. Chi era alla guida della mietitrebbia ha fatto una telefonata col cellulare ed è rimasto a bordo, mentre Dante Giulianini gli gridava di scendere subito giù. Dopo quella chiamata, sul posto è arrivato Sanzio Moretti, che possiede un fondo accanto, a nord di quello del querelante, e che ha fatto spostare il mezzo sul terreno di sua proprietà. Nell’accesa discussione che ne è seguita Moretti ha detto che non era un furto voluto ma un errore, ma Giulianini sostiene che è impossibile «sbagliare sul limite di un campo che da tantissimo tempo è di un’altra persona». Mentre i toni si stavano alzando, sono arrivate le forze dell’ordine, che hanno identificato le persone che stavano litigando, hanno riportato la calma e hanno scattato fotografie per documentare la situazione. Poi hanno informato Giulianini che avrebbe potuto fare le proprie contestazioni sporgendo querela. Dopo un sopralluogo, Giulianini ha appurato che «Tutto l’esterno del campo era già stato trebbiato, nonché una parte della punta dal lato della via Cervese». E suppone che, se non se ne fosse accorto, le cose sarebbero andate ancora peggio. A quel punto, ha incaricato un terzista di trebbiare il frumento residuo e scaricarlo nel magazzino del Consorzio Agrario Adriatico in via Ara Vecchia. Lì, in due pesate 17,450 e 12.150 tonnellate, si è verificato che la quantità totale conferita era di 29,6 tonnellate. «In media, e come avvenuto negli anni scorsi, quel mio campo produce 44 tonnellate di frumento - ha riferito nella denuncia Giulianini - e quindi è facile capire come l’ammanco sia di almeno 14,4 tonnellate». Contando che il prezzo per quella varietà ammontava allora a 350 euro per tonnellata, ecco che con una semplice moltiplicazione si arriva alla somma di 5.040 euro di incassi venuti meno.

Il proprietario, evidenziando che il frumento trebbiato da altri non gli è «mai stato restituito» e che Moretti non lo ha più contattato per discutere del danno arrecato, ha deciso di fare denuncia, facendosi assistere dall’avvocato Marco Gramiacci di Forlì.

Ora non resta che attendere l’esito delle indagini e le decisioni della magistratura.

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