La nuova Tariffa corrispettiva puntuale (Tcp) e la gestione dei rifiuti durante l’alluvione. Questi i due temi affrontati nella seduta di ieri della Commissione 2.
È dal secondo dei due temi che è partito Raffaele Rossi, responsabile Hera della raccolta nei 17 comuni che serve. In quei giorni sono stati raccolti quasi 7mila tonnellate di rifiuti, di cui la gran parte ingombranti, «e ancora stiamo intervento nelle case alluvionate – spiega Rossi – qualcuno sta rientrando ora nelle case, altri le stanno ancora sistemando». Rossi ha ripercorso le prime giornate dell’emergenza: «Dalle 8 del mattino del 18 maggio ci siamo trovati attorno a un tavolo per stabilire il piano di azione. Lo abbiamo fatto relazionandoci continuamente con il Comune e la Protezione civile. Di concerto con il Comune abbiamo subito individuato le aree di stoccaggio dei rifiuti, fondamentali perché gli impianti di conferimento in quei giorni erano irraggiungibili. Abbiamo chiuso i centri di raccolta e fermato il servizio di raccolta degli sfalci e dei rifiuti ingombranti nei 17 comuni per poter concentrare tutte le forze e i mezzi nelle aree alluvionate. Ogni pomeriggio facevamo il punto con Comune e Protezione Civile per verificare quanti mezzi avevamo a disposizione e dove farli intervenire. Il coordinamento è stato fondamentale perché per strada c’eravamo noi, ma anche gli spurghi i mezzi di raccolta dei fanghi e tantissimi volontari. Presto abbiamo capito che era meglio prevedere le raccolte notturne e abbiamo organizzato due turni». Superata la fase più emergenziale oggi c’è ancora un canale preferenziale per gli alluvionati ma le raccolte vanno concordate con Hera. Uno degli strascichi dell’alluvione, ha raccontato Rossi, «è quello degli abbandoni: sono molto aumentati e stiamo potenziando le fototrappole per contrastare il fenomeno».
È stata invece Patrizia Lombardi a spiegare la Tariffa corrispettiva puntuale: «Un passaggio, quello da Tari a Tcp che premia chi differenzia di più». Nelle bollette in arrivo si vedono già i conferimenti conteggiati per ciascuna utenza ma eventuali quote aggiuntive saranno pagate solo a partire dall’anno prossimo. «È una tariffa che come Lega contestiamo duramente», ha ricordato il consigliere Enrico Sirotti Gaudenzi secondo cui questa modalità di conteggio «spinge le persone a comportamenti da furbi. Come controllerete chi non conferisce, lo fa in bidoni vecchi o mettendo il suo sacco dai vicini?». I due tecnici Hera hanno rassicurato sui controlli e respinto l’ipotesi, avanzata dalla Lega, che gli abbandoni siano legati alla Tcp più che alla alluvione. Sia dal Pd che da Cambiamo è arrivata la sollecitazione a prevedere in futuro meccanismi ulteriormente premianti per chi sta sotto le soglie minime di conferimento.
Lombardi ha spiegato anche come le 7mila tonnellate di rifiuti dell’alluvione rischiano di aumentare, l’anno prossimo, il costo complessivo della gestione dei rifiuti a carico della collettività. Uno scenario che si sta cercando di scongiurare in due modi: Hera ha chiesto ad Arera di attivare i meccanismi perequativi già previsti nei terremoti, il Comune chiedendo rientrino tra i costi dell’emergenza.
confermo ciò che sostiene l’Avv Dott Sirotti…..l’aumento delle tariffe (ingiustificato, secondo me, fino a prova contraria) porta l’utente a fare l furbetto….depositando spazzatura in altri cassonetti dei vicini o portandole altrove……le foto trappole non sono in ogni singolo cassonetto……difficile contrastare tutto ciò……sarebbe meglio una tariffa più bassa e una vera educazione civica….non la solita repressione (multa)……questa non insegna, anzi, stimola ad essere più furbi…….come con gli autovelox……