Cesena, Galassi lascia la presidenza della Cils

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Giuliano Galassi non è più il presidente della Cils. Lo ha annunciato ieri a conclusione dell’assemblea dei soci: «Questa è stata la mia ultima assemblea da presidente della cooperativa . ha detto commosso -. Lascio sicuro che il Consiglio di amministrazione eletto l’anno scorso insieme alla nuova direttrice generale sono più che capaci di portare avanti la mission della cooperativa». Un annuncio inaspettato nonostante Galassi si stesse preparando da tempo a cedere il testimone. L’elezione del nuovo Cda, lo scorso anno era stata una tappa importante di questo percorso, ieri infine sono arrivate le dimissioni, ma ancora non è noto chi erediterà il ruolo.

Ieri pomeriggio nel parco “Gigi Degli Angeli” in via Boscone, si è svolta l’assemblea ordinaria dei soci dedicata al bilancio 2021. «È stato un anno impegnativo - ha commentato Galassi aprendo i lavori -, con un risultato non soddisfacente ma che invita ad un cauto ottimismo, nella consapevolezza che fare squadra è necessario per superare le criticità e cogliere insieme le nuove opportunità».

Il quadro che emerge mostra come il perdurare della pandemia abbia condizionato negativamente alcuni settori della cooperativa, per i costi sostenuti (circa 136.000 euro, dei quali solo 50.000 rimborsati), per le mutate condizioni di mercato, per la perdita di appalti conseguenti alla scelta di alcuni enti pubblici di ricorrere alla centrale regionale acquisti Intercer per l’affidamento di servizi, e anche per problemi organizzativi interni alla cooperativa. Nel dettaglio, il bilancio dell’esercizio 2021 registra un risultato economico negativo pari a 681.190 euro, al netto di proventi ed oneri finanziari e delle imposte sul reddito dell’esercizio. Il settore che più ha risentito della crisi economica è quello della litografia, che ha inciso negativamente per circa il 54 per cento (-365.000 euro). Pertanto, è stata avviata la ricerca di un partner strategico per essere competitivi sul mercato e garantire nuove commesse.

Anche il settore che comprende le due strutture residenziali, i centri diurni, il progetto di Piazzale Sanguinetti e i gruppi appartamento, ha gravato negativamente per circa il 26 per cento (- 175.000 euro), sia per la necessità di dover far fronte a frequenti sostituzioni degli operatori contagiati dal Covid, che per la copertura incompleta dei posti disponibili nei servizi.

Il settore pulizie, uno dei più importanti per la cooperativa, sia per numero degli occupati che per valore della produzione, ha dovuto fare i conti con la prassi ormai diffusa da parte degli enti pubblici di ricorrere alla centrale regionale di acquisto Intercenter, che si aggiunge alla perdita del servizio di pulizia e sorveglianza nelle scuole, verificatasi l’anno precedente, a causa della scelta del Governo di internalizzare il servizio in cui la Cils impiegava 71 lavoratori, di cui 35 invalidi e 17 disabili per un fatturato di circa 600.000 euro.

Nonostante questo è cresciuto il numero degli occupati: a fine 2021 erano 479 (+ 35 rispetto al 2020) di cui 72 persone con disabilità e 62 invalidi. Il valore della produzione dell’esercizio 2021, pari a 13.355.044 euro è superiore di 1.210.423 euro a quello del 2020. Il patrimonio netto ammonta a 6.088.060 euro, con una diminuzione (circa il 10 per cento) di 681.348 euro rispetto al 2020.

Nel 2021 si è confermata vincente l’esperienza di WellDone che ha chiuso in pareggio. Temporaneamente congelato il progetto “Il rifugio di via Boscone – Una risposta al dopo di noi”, a causa delle difficoltà del reperimento delle risorse necessarie. Inoltre sono state avviate trattative per l’affidamento della gestione del Cimitero di Tipano ad un nuovo partner con il temporaneo distacco di parte del personale assunto dalla cooperativa, in attesa di valutare, entro la fine dell’anno, la possibilità del subentro nella concessione.

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