Cesena, furti a raffica in scuole e aziende: "Ormai sono a cadenza settimanale"

Un danno enorme per chi lavora e cerca di dare sempre nuovo lavoro. Una situazione di “impunità” per i ladri alla quale ci si sta abituando e che coinvolge (troppo) da vicino le scuole del cesenate. «I ladri entrano negli edifici pubblici e privati scardinando le distributrici automatiche. Fino a poco tempo fa era una cosa che accadeva una volta l’anno. Ormai invece ogni settimana i soliti ignoti fanno danni enormi. Molto più alti delle monete che si mettono in tasca prima di scappare». Sos che arriva da Cesena Vending, specializzata in distributrici di cibi e bevande. Una azienda cesenate che lavora a stretto contatto con gli edifici scolastici e con tutte quelle aziende che hanno bisogno al loro interno, di macchine distributrici. «Dallo scorso mese di settembre ad oggi la situazione è andata via via peggiorando. Ormai i furti avvengono a cadenza settimanale se non più volte nello stesso luogo ed in meno di 7 giorni». Licei, istituto geometri, asilo Ippodromo, Iti... Sono soltanto alcuni degli ultimi edifici visitati dai ladri che vandalizzano le “macchinette”. «Ci sono aziende alle quali abbiamo dovuto togliere il servizio. Malgrado gli allarmi che hanno al loro interno i ladri (in zona stazione) continuavano ad entrare ed a spaccare tutto per arrivare ai soldi. In alcune scuole, dove avevamo appena rinforzato con barre anti intrusione i distributori, i ladri sono tornati ed hanno danneggiato anche l’asta che serve per blindare la macchina». Un danno che va ben oltre i soldi e per il quale i ladri agiscono per ore indisturbati: «Nelle ultime settimane abbiamo investito, mettendo sotto contratto un 12° dipendente. In questo contesto per le aziende come la nostra i furti sono una piaga atroce. I ladri agiscono impuniti. Spaccano per arrivare ai soldi anche le erogatrici di resto. Cosa che costringe a gioco lungo a togliere alla clientela anche il servizio di erogazione dei resti e che quindi peggiora il servizio. Inoltre le macchine danneggiate, anche una volta riparate, spesso restano in condizioni estetiche tali che, chi le ha, ne chiede la sostituzione. Ed alle ditte come noi restano i danni di una macchia sfasciata, ore di lavoro perse per ripararla e oneri burocratici annessi. Ogni distributrice è collegata all’agenzia delle entrate. Quando le macchine vengono derubate serve denunciare l’accaduto perché altrimenti il fisco ritiene che quei soldi portati via dai ladri li si sia incassati. Con un ritmo simile di furti bisognerebbe avere un addetto che si occupa solo di far le file che servono per presentare le denunce. Sarà mai possibile avere un addetto alle denunce? Servirebbe invece contrastare ed eliminare dal territorio la presenza di questi ladri. Che finiscono per penalizzare sia chi lavora sia chi vorrebbe usufruire di un servizio che per colpa dei furti potrebbe non avere più in futuro».

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