Cesena, furioso per la bolletta: a Hera arrivano i Carabinieri

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Le bollette sono diventate ormai fonte d’ansia per tanti imprenditori, ma anche per le famiglie. Di ieri ad esempio la richiesta di aiuto che dagli uffici di Hera in via Spinelli è arrivata alle forze dell’ordine per allontanare una persona che aveva dato in escandescenza per una bolletta. Un intervento in questo caso utile a riappacificare gli animi e che non ha richiesto ulteriori misure se non quella di infondere calma laddove era andata persa, ma il segno di una tensione crescente. Sul caro energia «Si deve agire, arginare, aiutare. Subito». Secondo il presidente della Confcommercio Cesena Augursto Patrignani è questa la risposta a chi si chiede «cosa può e deve fare subito chi governa e chi governerà dopo il 25 settembre per bloccare questo tsunami che rischia di generare una ecatombe di piccole imprese, già percosse e quasi abbattute dalla pandemia». Cita come caso «emblematico ed eclatante» quello del ristorante “Quel castello di Diegaro” che ha ricevuto bollette dell’energia elettrica per un importo complessivo di 45mila euro. «Bollette triplicate, quadruplicate, decuplicate per le imprese, triplicate per le famiglie, a fronte di entrate immutate e stipendi bloccati da anni. Di fronte a questa situazione gravissima - prosegue Patrignani - non si può assistere inermi ma bisogna che tutti facciano la loro parte, da subito; il Governo con provvedimenti di ristoro tempestivi e di immediato utilizzo senza lungaggini burocratiche, ma anche con una politica energetica che impedisca il verificarsi di vicende come quella che stiamo vivendo, ma anche le amministrazioni territoriali inclusi i Comuni che debbono far ricorso alle loro risorse e agli avanzi di bilancio da destinare all’emergenza del caro bollette, economicamente ormai più grave, di quella scaturita dalla pandemia».

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