Cesena, freddo a scuola: i termometri di tecnici e studenti non coincidono

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Il “Versari Macrelli”, alle prese con lamentele crescenti per le temperature troppo basse, è stato messo fin da ieri sotto esame dai tecnici della società “Cpl Concordia”, che si occupa degli impianti delle scuole superiori. La prima esigenza è capire quanto il problema sia grave e le prime verifiche, fatte su tre aule del corpo centrale dell’istituto professionale e sulla palestra, hanno ridimensionato l’allarme. Negli ambienti dove si svolgono le lezioni sono state rilevate temperature tra 18,7 e 20,2 gradi, e quindi sostanzialmente in linea con i 19 gradi che si è deciso di mantenere nelle strutture scolastiche in un’ottica di contenimento dei consumi energetici. Lo spazio destinato all’attività motoria è risultato invece un po’ più freddo: tra 17 e 17,8 gradi. Livelli comunque in linea con quelli indicati come accettabili nelle palestre scolastiche. Sono però circolate sui social foto di radio-sveglie dotate di termometro digitale che in qualche aula indicavano verso le 10 una temperature di 16 gradi e addirittura 14 verso le 8.30, mezz’ora dopo l’ingresso degli studenti (che il giorno prima pensavano di disertare le lezioni in segno di protesta, ma hanno poi preferito aspettare di vedere la situazione che troveranno alla ripartenza dopo la pausa festiva). D’altronde, anche il dirigente scolastico dell’istituto in zona stadio, Giuseppe Messina, ha confermato che il disagio è reale. Ormai da tempo tanti ragazzi e ragazze entrano in classe “infagottati” quasi come se fossero all’aperto. La Provincia si è comunque attivata e il presidente dell’ente, Enzo Lattuca, si è impegnato a seguire attentamente la vicenda appena è venuto a conoscenza delle lamentele, rimanendone sorpreso, visto che - fa sapere - poche settimane fa, in un incontro avuto col preside del “Versari Macrelli”, la questione non era stata minimamente citata. Non ci si accontenterà del monitoraggio fatto ieri, che peraltro non è il primo scattato per il problema del riscaldamento. In particolare, fin da oggi si conta di raccogliere informazioni più puntuali per valutare se magari la temperatura si abbassi in specifiche fasce orarie. Oppure per capire se il problema riguarda solo certe zone. Quest’ultima possibilità non è da escludere, visto che - riferisce il sindaco - «anche in Comune, dopo l’abbassamento del riscaldamento per esigenze di risparmio energetico, ci siamo trovati con uffici dove in passato il riscaldamento era persino fastidioso, fino a 24 gradi, che sono scesi a temperature normali, mentre in altri punti, caratterizzati da condizioni ambientali diverse, dove c’erano già 19 gradi faceva troppo freddo. Ma siamo pronti a intervenire per sistemare le cose. Lo abbiamo già fatto e lo faremo anche al “Versari Macrelli” durante la sosta delle lezioni nelle prossime due settimane». Forse la situazione più critica è nel cubo prefabbricato, vicino all’edificio principale, dove sono dislocate otto aule. In quella struttura in lamiera, a seguito di segnalazioni ricevute una decina di giorni fa, è già stato fatto un intervento sulla pompa di calore e si contava di avere risolto il guaio. Ma probabilmente è stato solo un palliativo di breve durata. Inizierà perciò da lì il prossimo monitoraggio, attraverso un sopralluogo congiunto tra addetti della ditta manutentrice e dei tecnici provinciali. Ci si concentrerà inoltre sul laboratorio di grafica, dove di recente è stato già segnalato un disagio. Intanto,anche se alla finei ragazzi e le ragazze hanno rinunciatovall’idea di non entrare a scuola, improvvisando una manifestazione di protesta fuori, come avevano pensato di fare un paio di giorni fa, si sono riscontrate parecchie assenze in certe classi. In una mancavano per esempio una decina di studenti, più di un terzo del totale. E probabilmente una buona parte ha deciso così per non passare un’altra mattinata al freddo.

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