“Avanti tutte!” è lo slogan uscito dall’iniziativa di giovedì sera alla Festa regionale dell’Unità “Un’estate militante, democratica e femminista” organizzata dalle donne democratiche dell’Emilia Romagna. Ed erano in tante a rappresentare le varie conferenze territoriali delle donne, dall’intera regione, pronte a lavorare per un cambiamento culturale nei confronti di comportamenti e linguaggi sessisti, violenti e patriarcali e cariche di proposte politiche non solo per i territori ma anche per lo stesso Pd.
È infatti alla nuova segretaria Elly Schlein che le Democratiche guardano con fiducia e speranza «Essendosi anch’essa definita femminista, per permettere alle donne, che sono il 51,1% della popolazione italiana, di contare davvero perché è inaccettabile che nel 2023 le donne siano ancora messe ai margini, umiliate e persino non credute se denunciano una violenza» ha detto Roberta Mori portavoce regionale della Conferenza e colei che ha voluto fortemente l’evento a Cesena.
Una chiamata a raccolta infatti di tutte le portavoce e referenti, a partire dalla senatrice Cecilia D’Elia portavoce nazionale, in previsione del rinnovo della Conferenza a cui possono aderire sia le iscritte al Pd che non. «Il Governo Meloni sta mettendo in campo operazioni politiche regressive non solo nei confronti delle donne ma di tutte le persone, perché le questioni femminili riguardano l’intera popolazione – ha esordito la senatrice D’Elia rispondendo al perché è ancora importante oggi essere femministe – Non basta essere donne ma si deve essere femministe che significa credere nelle altre donne. Non a caso sono le donne ad essere scese in piazza per prime contro i governi di estrema destra in tutto il mondo e nel nostro Paese. Ecco perché è essenziale che quest’estate sia femminista, perché il punto di vista delle donne premette di affrontare il futuro».
Sul futuro della conferenza D’Elia ha insistito sul fatto che questa si «Deve radicare maggiormente nei territori, magari nei luoghi di lavoro femminili, nelle università, dove insomma le donne, anche quelle non iscritte al Pd, esprimono in modo associativo le loro idee, iniziative volte a migliorare la vita di tutte e tutti. Il tema vero resta però ricostruire il partito e radicarlo ed in questo la conferenza delle donne democratiche potrà avere un ruolo importante».
L’importanza di un punto di vista femminista per il partito è stato sottolineato anche dal segretario regionale Luigi Tosiani, mentre l’essere uniti nel contrastare «Un governo di una delle peggiori destre mai avute nella storia del nostro paese» è stato richiamato dalla presidente dell’assemblea legislativa Emma Petitti. Sono poi salite sul palco, una alla volta, le varie portavoce che hanno raccontato le loro esperienze e suggestioni dai territori in cui lavorano, come Ilaria Baraldi di Ferrara che ha raccontato quanto sia difficile essere donna democratica all’opposizione in una città «con uno dei peggiori governi leghisti». La serata si è conclusa poi con una cena di solidarietà, promossa dalla Conferenza in collaborazione col Pd regionale, di cui parte dell’incasso sarà devoluto alle popolazioni colpite dall’alluvione.