Cesena, fideiussione per lo stadio: ostacolo inatteso

Si incaglia in un ostacolo burocratico il rapporto tra il Comune e la Jrl Investiment Partners: l’ente pubblico nel ruolo di proprietario dello stadio e del complesso sportivo di Villa Silvia; la società americana di Lewis e Aiello, che dallo scorso 20 dicembre regge le redini del Cavalluccio, come concessionaria che utilizza quegli spazi. Il nodo da sciogliere è legato alla fideiussione da 200.000 euro che chi guida il Cesena Fc è chiamato a prestare. Per i non addetti ai lavori, si tratta di una garanzia che si ottiene attraverso assicurazioni o società specializzate: serve a tutelare chi dà in uso dei beni in caso di inadempienze contrattuali di chi ne fruisce, a partire dal versamento dei canoni pattuiti. È insomma uno strumento per mettersi al riparo da brutte sorprese.

La fideiussione scaduta

Quella stipulata nel 2019 dal vecchio gruppo di soci che controllava il club bianconero prima di cedere il 60 per cento e quindi la maggioranza a Lewis e Aiello è scaduta il 31 gennaio. In realtà, la copertura vale anche per i sei mesi successivi, e quindi fino al 31 luglio. Però è ora di attivarne una nuova e dagli uffici di Palazzo Albornoz è stata inoltrata una richiesta in tal senso alla Jrl Investiment Partners, che fa parte della galassia della “Jrl Advisors”, una società costituita in Florida dagli avvocati Lewis e Aiello il 4 novembre 2021. Nelle ultime settimane sono emersi alcuni scogli, che si stanno traducendo in una fitta serie di carteggi tra il Comune e la nuova proprietà del Cesena. Il freno principale, al centro dei ragionamenti e della discussione, è la durata della nuova fideiussione. Da Palazzo Albornoz ne hanno chiesta una fino al 31 luglio 2030 che fornisce “l’ombrello” fino al gennaio 2031.

Il nodo burocratico

Gli interlocutori statunitensi, che tra l’altro sono piuttosto spiazzati dalle regole e dalla burocrazia italiane in questa fase iniziale della loro avventura, preferirebbero una scadenza più ravvicinata. In questo modo, da quanto hanno riferito ai funzionari del settore Patrimonio del Comune, sarebbe infatti più agevole perfezionare l’operazione. Il motivo? E’ un qualcosa di spinoso e un po’ kafkiana. Prima di dare l’ok, le società che prestano le fideiussioni chiedono a chi le contatta di presentare il bilancio. Ma in questo caso la Jrl Advisors che ha afferrato il timone del Cesena è nata appena 6 mesi fa e ancora non c’è quindi stato il tempo di confezionare alcun bilancio. Questo impasse si sarebbe evitato se, nel momento in cui la concessione è passata da triennale a decennale (cosa avvenuta un anno e mezzo fa), il vecchio gruppo dirigente avesse allungato la fideiussione in essere fino alla scadenza della concessione. Questo non è però stato fatto. Ora ecco questo intoppo che si sarebbe potuto evitare se la collaborazione tra nuovi ed ex proprietari fosse stata ottimale. La sensazione, comunque, è che le parti riusciranno a trovare una strada per fare quadrare il cerchio in tempi abbastanza rapidi. Il Comune è comprensibilmente sul chi va là, come accade quando si inceppano per qualche motivo l’iter amministrativi; ma non sono pensabili difficoltà che siano di tipo diverso da quelle burocratiche, visto che la solidità finanziaria della Jrl non è in discussione.

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