Un nuovo gesto concreto a sostegno del Centro regionale per la cura della Fibrosi Cistica di Cesena, da parte della Lega Italiana della Fibrosi Cistica Romagna, che ha donato un importante dispositivo per la rapida e non invasiva misurazione dei parametri di funzione polmonare.
In particolare, nell’ambito della fibrosi cistica, è l’unico strumento in grado di analizzare il cosiddetto “Lung Clearance Index” (LCI), ossia il parametro che permette di studiare le piccole vie aeree (principali sedi del danno precoce nei pazienti con fibrosi cistica), con una sensibilità maggiore rispetto alla spirometria. La cerimonia di donazione si è tenuta ieri presso il reparto di Fibrosi Cistica, in presenza della Responsabile dott.ssa Maura Ambroni, della Direttrice sanitaria dell’Ausl Romagna dott.ssa Francesca Bravi, del direttore dell’Ospedale Claudio Lazzari, il Dott. Francesco Sintoni, direttore del distretto di Cesena – Forlì e del Dott. Mattia Altini, oggi Direttore dell’assistenza ospedaliera della Regione Emilia Romagna, che hanno accolto il Presidente di Lega Italiana della Fibrosi Cistica Romagna dott. Alberto Bastianelli, accompagnato da una folta delegazioni di volontari.
“Siamo grati infinitamente per questa donazione – ha dichiarato Maura Ambroni – si tratta di un’attrezzatura di ultima generazione, particolarmente utile per analizzare i primi segnali di malattia polmonare nei bambini (ancora prima della comparsa di sintomi), anche perchè, trattandosi di un test non invasivo, che richiede capacità di collaborazione e di coordinazione piuttosto basse, è proponibile già ai bambini in età prescolare (a partire dai 4 anni circa), risultando quindi più attendibile della spirometria (che invece richiede maggior collaborazione e capacità di coordinazione) in questa fascia d’età.”
La fibrosi cistica è la malattia genetica grave più diffusa nella popolazione.Si stima che ogni 3.000-3.500 bambini nati in Italia, 1 sia affetto da fibrosi cistica (150 nuovi casi all’anno).
La malattia colpisce indifferentemente maschi e femmine. Oggi quasi 6.000 bambini, adolescenti e adulti affetti da questa malattia, vengono curati nei Centri specializzati in Italia.