Cesena, Ffp2 sui bus: gli autisti chiedono controlli alle fermate

Archivio

Chi sale sull’autobus è tenuto a indossare le mascherine Ffp2 fin dallo scorso giorno di Natale e da lunedì scorso se ha più di 12 anni deve essere in possesso del green pass rafforzato, cioè avere completato il ciclo vaccinale oppure essere guarito dopo avere contratto il Covid, ma queste regole sono affidate quasi esclusivamente al senso di responsabilità di ciascun passeggero. I controlli delle forze dell’ordine o di altre figure preposte a farli sono infatti pochi e gli autisti dei mezzi di “Start Romagna” lamentano di non potere fare i “guardiani”, in quanto il loro compito è guidare. Al tempo stesso chi è al volante dei mezzi è comprensibilmente preoccupato per la propria salute, visto che il numero di colleghi contagiati o comunque in quarantena cresce a vista d’occhio. D’altronde, se sono stati imposti quegli obblighi, significa che per gli esterni sono essenziali per ridurre il rischio di contagio di chi si trova a bordo. E quelli che sono a bordo per tante ore e a contatto con un gran numero di persone, e quindi particolarmente esposti a possibili infezioni, sono proprio gli autisti.

Chiesti più controlli

A farsi portavoce di perplessità diffuse e ad avanzare anche una proposta su questo delicato fronte della prevenzione anti-Covid nel mondo del trasporto pubblico è uno di loro. «Nei primi giorni dopo l’entrata in vigore delle regole abbiamo visto i carabinieri impegnati a fare ripetute verifiche - riferisce - Ma ora non si vedono più, ed è anche comprensibile che le forze dell’ordine non possano presidiare in modo capillare gli autobus. Però la realtà da non nascondere è che in questo modo non c’è praticamente alcun controllo sul possesso del green pass e buona parte dei passeggeri sale sugli autobus con le mascherine chirurgiche invece che con le Ffp2. E sono attività che non possono essere scaricate su di noi». Come fare, allora? «L’azienda dovrebbe preoccuparsi di avere più addetti da distribuire nelle principali fermate che facciano opera di informazione e sensibilizzazione e verifichino la situazione prima che la gente salga a bordo».

L’uso della Ffp2

Va comunque detto che, a occhio e croce, dovrebbero essere circa un terzo gli utenti dei bus non muniti delle prescritte Ffp2. La maggioranza, a prescindere dai controlli, sembra avere capito che vanno usate. «E tra i più giovani - raccontano gli autisti - se ne vede anche qualcuno che alla fermata indossa la mascherina chirurgica, ma al momento di salire la cambia diligentemente, mettendosi la Ffp2».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui