Cesena, festa della donna: una mostra fa da apripista al clou

Alla vigilia della festa dell’otto marzo, sono fotografie e voci di donne a richiamare l’attenzione sul significato di quella data attraverso una mostra. Da oggi al 13 marzo, il “Montefiore” fa da sfondo alle installazioni artistiche del progetto socio-culturale “InDifferenze”, della designer e fotografa Claudia Farnedi “Meraviglia”. Giunta alla sua sesta edizione, l’iniziativa verrà proposta negli spazi di tutto il centro commerciale. Claudia “Meraviglia”, che da tanti anni lavora nel mondo dell’arredamento e della moda, ha fuso parole e immagini dedicate interamente ai mondi femminili, dopo averle raccolte grazie a corsi di scrittura creativa e servizi fotografici. Sono così diventate testimonianze all’insegna della creatività, a suon di testi, fotografie e video, per far riflettere, pensare ed evolvere rispetto all’ampio, delicato ed audace mondo della donna, in tutti i suoi aspetti. Etnie, età e posizioni sociali differenti si raccontano, con l’intento di lasciare impronte preziose per cogliere il senso più profondo della festa dedicata alle donne di tutto il mondo.. «Utilizzo le mie ricerche artistiche per comunicare socialmente, dando voce, con allestimenti e progetti, a principi etici, filosofici e sociali che più mi toccano e che credo giusto portare avanti come essere umano e come artista - spiega Claudia “Meraviglia” - La Festa dell’otto marzo è una Giornata dei diritti della donna, non la giornata singola. Ci si deve sempre ricordare delle conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne. Come anche delle violenze di cui sono state e sono ancora oggetto in ogni parte del mondo. Con questa esposizione-allestimento creativo desidero fare riflettere le tante persone che passano dal centro commerciale, perché si possano fermare un attimo, pensare e portarsi a casa qualche considerazione. Ognuno di noi, durante questa giornata e per tutto l’anno, ha il dovere di interrogarsi e di fare considerazioni profonde, serie, umane, che vadano ben oltre le solite banali battute sessiste o femministe».

Quello al “Montefiore” è solo uno dei tanti appuntamenti pensati in occasione della Festa della donna. Alcuni, come il concerto di ieri di Paola Sabbattani, promosso dall’associazione “Perledonne”, si sono già svolti. Il clou sarà però domani, quando ci saranno tre eventi. Alle ore 18.30 è in programma con la camminata solidale delle “Women in run” di Cesena. Nell’ambito di questo momento pubblico, verranno consegnate le donazioni ai Centri donna di Cesena e Cesenatico ricavate dalla “WiRunItaly 2021”: saranno destinate ai progetti a favore delle donne, a cominciare dall’educazione alla parità di genere nelle scuole del territorio. In serata, alle 20.30, nella sala “Eliseo Art lab” in viale Carducci, l’associazione “Ipazia Liberedonne” presenterà “Vogliamo anche le rose”, film documentario di Alina Marazzi che accompagna gli spettatori dentro la rivoluzione sessuale e femminismo negli anni Sessanta e Settanta. Alle 21, al cinema “Victor” a San Vittore, verrà proiettato il film francese “La fine fleur” di Pierre Pinaud, diffuso in Italia recentemente col titolo “La Signora delle Rose”: ad accesso gratuito, è organizzato dal Quartiere Valle Savio e racconta la storia della lotta di un’imprenditrice per tenere in piedi l’azienda di famiglia ereditata dal padre in tempo di crisi.

La ciliegina finale sulla torta arriverà sabato 19 marzo, alle 17, nell’aula magna della Biblioteca Malatestiana, dove l’associazione “Fidapa” presenterà “Ritratti di donne: da Cesena a protagoniste di emancipazione”, libro scritto da Franco Spazzoli e pubblicato da “Il Ponte Vecchio”.

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