Cesena, emporio solidale e agenzia per le famiglie verso il decollo

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Prende una forma sempre più definita l’idea di creare un emporio solidale a Cesena. Dopo la sede, è stato firmato il protocollo d’intesa tra le prime 8 associazioni che hanno aderito, queste hanno a loro volta individuato un coordinatore. E presto il progetto preliminare arriverà sul tavolo della giunta comunale per l’approvazione. Scartata per questioni logistiche la prima ipotesi di realizzare questo nuovo servizio anti-povertà nella sede dell’ex “Le Fricò”, accanto al piazzale delle corriere davanti alla stazione ferroviaria, nei mesi scorsi è stato individuato in via Guido Rossa il locale giusto. Per ristrutturarlo e adeguarlo alle nuove esigenze, l’amministrazione ha già inserito a bilancio 450.000 euro. Adra, Arci Cesena, Auser, Banco di Solidarietà, Campo Emmaus, Caritas, Centro di aiuto alla vita, Croce Rossa Italiana e San Vincenzo De’ Paoli, sono le 8 associazioni che hanno firmato il protocollo d’intesa. «A loro volta nei giorni scorsi hanno individuato un coordinatore - ha raccontato ieri in commissione 4 l’assessora Carmelina Labruzzo - Hanno dovuto fare un’analisi dei rispettivi statuti per capire chi avesse le caratteristiche per assumere il coordinamento e alla fine si è fatta avanti Auser. Una proposta che è stata accolta all’unanimità dalle altre associazioni». In questi mesi di lavoro le associazioni si sono attivate su più tavoli di lavoro,a cominciare da quello per stendere il regolamento, a cui partecipano anche Servizi sociali (due gli assistenti sociali che si stanno dedicando all’emporio) e Ausl. «Il regolamento andrà a definire anche i criteri d’accesso all’emporio». L’idea, mutuata da altre esperienze già consolidate, è quella di prevedere un numero di persone e nuclei familiari che per un certo periodo accederanno all’emporio per la spesa. La durata - ha spiegato Labruzzo - sarà definita in base al progetto di ciascuno. Progetto che deve essere orientato all’autonomia: «Quello dell’emporio è un servizio pensato per chi è in grado di affrontare percorsi di empowerment. All’emporio potranno fare la spesa spendendo un budget che sarà espresso in punti, e si tratterà di una spesa “educata”: si metterà in piedi un percorso d’accompagnamento dei fruitori per fare loro acquisire consapevolezza rispetto ai propri consumi nell’ottica di promuovere un sano stile di vita». I volontari saranno la vera anima del progetto, che ambisce ad aprirsi anche alla città nel senso più ampio, non solo cercando di ampliare la platea delle associazioni coinvolte, ma anche facendo della sede di via Rossa un luogo aperto, «uno spazio polivalente, dove trovare laboratori, corsi, ma anche momenti educativi, rivolgendo l’attenzione alla promozione di sani e buoni stili di vita. Non solo. Le associazioni chiedono anche di avere spazi di ascolto per chi arriva: è un aspetto su cui stiamo lavorando», ha garantito l’assessora.

Procede anche l’altro progetto all’ordine del giorno della riunione di ieri sera della commissione 4: l’agenzia per la famiglia. Andrà ad occupare gli spazi lasciati liberi all’anagrafe dall’ufficio Tari, che è stato spostato al mercato coperto. Si tratta di un servizio pensato per fungere «da raccordo tra i cittadini e tutti i servizi per le famiglie sul territorio», ha spiegato Labruzzo. L’agenzia avrà uno sportello a cui potranno rivolgersi i cittadini per essere accompagnati con chiarezza ai servizi esistenti. È in corso la fase di raccolta dei dati della mappatura dei servizi attivi. Da oggi i locali destinati all’agenzia entreranno nelle disponibilità del settore, che potrà cominciare l’allestimento. «Contiamo di essere pronti con lo sportello a inizio ottobre», ha concluso l’assessora.

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