Cesena, emergenza siccità: divieto di innaffiare il giardino e lavare l'auto dalle 8 alle 21

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Per far fronte all’emergenza siccità il Sindaco Enzo Lattuca ha firmato un’ordinanza invitando i cesenati a limitare i consumi di acqua nel corso di tutto il periodo estivo. Fino al 21 settembre prossimo, salvo eventuali proroghe, su tutto il territorio comunale vigerà il divieto di prelievo dalla rete idrica di acqua potabile per uso extra-domestico e in particolare per l’innaffiamento di orti, giardini e lavaggio automezzi nella fascia oraria compresa tra le 8 e le 21. I prelievi di acqua dalla rete idrica sono consentiti esclusivamente per i normali usi domestici, zootecnici e industriali e comunque per tutte quelle attività regolarmente autorizzate per le quali necessiti l’uso di acqua potabile. Dall’ordinanza disposta dal Sindaco sono esclusi i servizi pubblici di igiene urbana. Inoltre, il riempimento delle piscine, sia pubbliche che private, nonché il rinnovo anche parziale dell’acqua, sarà consentito esclusivamente previo accordo con il gestore della rete di acquedotto.

“Al momento – commenta il sindaco Enzo Lattuca – il nostro territorio non presenta una situazione preoccupante, come invece sta avvenendo in altre zone d’Italia a causa della perdurante condizione di siccità. Nonostante questo, d’intesa con gli altri Comuni e con la Regione Emilia-Romagna, abbiamo ritenuto opportuno condividere, sul modello fornito da Atersir, linee guida valide per tutti e tese a salvaguardare le riserve idropotabili del nostro territorio. Ad oggi il bacino di Ridracoli risulta pieno al 70% ma è indispensabile impegnarci al fine di ridurre i consumi quotidiani evitando sprechi. A questo proposito, anche gli altri Comuni dell’Unione Valle Savio stanno valutando di adottare lo stesso provvedimento. Quelle contenute nell’ordinanza – prosegue il Sindaco – sono indicazioni di buon senso con le quali ricordiamo ai cittadini e alle aziende che occorre un piccolo contributo da parte di ognuno per scongiurare una situazione realmente allarmante”.

La scarsità delle precipitazioni piovose e nevose, dall’autunno scorso ad oggi, ha interessato il territorio regionale comportando deflussi molto ridotti nei reticoli idrografici superficiali con valori tra i più bassi dal 1962, simili a quelli delle ultime annate più siccitose come 2017, 2012 e 2007. Le condizioni meteo-idrologiche hanno già determinato gravi situazioni di criticità e fanno presagire uno scenario particolarmente preoccupante già dalle prossime settimane per l’intero territorio regionale: la situazione attuale infatti richiama i periodi siccitosi degli anni 2003 e 2017, mentre il valore di anomalia percentuale per il mese di giugno fino al giorno 16, consiste nel -62%.

Nel corso di queste settimane, anche a seguito dell’incontro convocato dalla Regione Emilia-Romagna, a cui hanno partecipato l’Autorità Distrettuale del fiume Po, AiPo, l’Agenzia per la sicurezza territoriale a la protezione civile, ARPAE, la Direzione generale cura del territorio e dell’Ambiente, la Direzione generale Agricoltura caccia e pesca, la Direzione Settore tutela dell’ambiente ed economia circolare, il Responsabile dell’Area tutela e gestione della risorsa idrica, ATERSIR, i gestori del Servizio Idrico Integrato e i consorzi di bonifica, questi ultimi si sono già attivati al fine di affrontare le criticità legate al prelievo della risorsa che iniziano a manifestarsi e potrebbero acutizzarsi nel prossimo futuro.

Multe fino a 500 euro

Incaricata della vigilanza del controllo per l’osservanza di queste disposizioni è la Polizia Locale. In caso di mancato rispetto di quanto prescritto, ferma restando l’applicazione delle sanzioni penali ai sensi dell’art. 650 del C.P., si procederà con l’applicazione delle sanzioni amministrative da 25 a 500 euro.

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