Cesena, emergenza casa: linee strategiche di intervento approvate

Con l’approvazione a maggioranza delle linee strategiche di intervento, ieri il Consiglio comunale ha impresso una accelerazione all’azione dell’amministrazione nel fare fronte all’emergenza abitativa.

Il problema principale

«Oggi la questione abitativa è il principale problema della nostra città», è intervenuto il sindaco Enzo Lattuca presentando la delibera. È da questa consapevolezza che è partita la Giunta, nel definire le linee strategiche, «siamo partiti da una analisi che intendiamo arricchire, ma che ci ha mostrato come il problema sia diventato di proporzioni tali da riguardare non più e non solo le fasce più fragili della popolazione». È un intervento quello sulle politiche abitative che Lattuca definisce «doveroso» e su cui l’amministrazione non intende impegnarsi da sola, ma di concerto con le parti sociali, coinvolgendo anche le imprese.

Gli ambiti di azione

Tra gli ambiti di lavoro la delibera indica l’approfondimento dell’analisi, il potenziamento del ruolo della Fondazione per l’Affitto, a cui l’intenzione è quella di affidare non solo la mediazione ma anche l’intestazione diretta dei contratti di locazione. Fondazione che, ha comunicato tra le altre cose il sindaco, in questi giorni è alle prese anche con un avvicendamento al vertice: Stefania Rovereti passa infatti la presidenza a Giancarlo Petrini.

La promessa è anche quella di lavorare sul patrimonio Erp, «sbloccando gli scambi di appartamenti tra nuclei familiari, per rispondere soprattutto ai bisogni delle famiglie più numerose», ma anche cercando risorse, ulteriori a quelle di Acer per recuperare gli alloggi oggi inutilizzati. Ma anche di utilizzare la leva urbanistica del Pug per incoraggiare investimenti in edilizia residenziale, «un ambito che comprende gli studentati», ha ricordato Lattuca riportando come per la prima volta quest’anno anche gli studenti hanno faticato a trovare un alloggio. A questi interventi si aggiunge la «leva fiscale», con l’azzeramento dell’Imu per chi rimette in affitto immobili che da anni sono chiusi, e l’intenzione di coinvolgere le imprese del territorio, chiedendogli di farsi garanti verso i proprietari.

L’astensione di Cambiamo e M5s

Sulla delibera si sono astenuti M5s e Cambiamo. Claudio Capponcini (M5s) ha giudicato tardivo il piano della Giunta, «dalla delibera sembra un problema nato adesso, invece è un problema stagnante» e giudica incoerente la volontà di potenziare il patrimonio Erp, con le politiche di alienazione degli alloggi dismessi. Luigi Di Placido (Cambiamo) rivendica l’attenzione del suo gruppo sul tema sin dalla campagna elettorale: «Se avessimo cominciato a parlarne nel 2019 quando lo sollevavamo ora non ci troveremmo in questa situazione. Partiamo oggi 30 marzo con una analisi ancora incompleta, insistendo sulle alienazioni che quando va bene sono un gioco a somma zero e con la consapevolezza che saranno le previsioni a bilancio a fare la differenza rispetto a un problema che comunque richiederà anni prima di trovare soluzione».

Il no della Lega

Netta l’opposizione della Lega che aveva avanzato la richiesta, non accolta, di ritirare la delibera per presentare un documento condiviso. Sono 18 gli emendamenti presentati dal gruppo, 9 quelli approvati, ma nonostante questo la delibera è rimasta «invotabile» per il gruppo Lega. Enrico Sirotti Gaudenzi ha definito il documento «generico e approssimativo». «Manca, infatti, nel documento della Giunta un’analisi approfondita e realistica, corredata di dati certi e verificabili», commentano Antonella Celletti e Sirotti Gaudenzi.

Il progetto Novello

Tra le delibere al voto anche l’aggiornamento del business plan del progetto Novello, intervento che sindaco e assessora Mazzoni nei rispettivi interventi, hanno rivendicato con convinzione. «Quando il Corriere ha pubblicato le previsioni per gli affitti che l’ufficio Casa è stato sommerso di telefonate – ha riferito il sindaco -. Questo ci convince della bontà della scelta che facemmo appena insediati quando confermammo il progetto». Sulla delibera si sono astenuti Lega e Cambiamo, contrario coerentemente con i voti espressi fin qui invece il M5s.

La mozione rinviata

L’ultimo punto all’ordine del giorno doveva essere la mozione del Pd per chiedere al Governo di rifinanziare i fondi per l’affitto e la morosità incolpevole, ma è stata rinviata alla prossima seduta. Una scelta maturata in risposta alla decisione della Lega di abbandonare l’aula, definendo la mozione un tentativo del Pd di «squalificare l’avversario». «Ce lo aspettavamo, forse si vergognano e fanno bene – commenta il capogruppo Rossini -. Il nostro intento è quello di cogliere il grido di allarme di tante amministrazioni di tutti i colori e di aiutare il Governo a ritrovare la ragione che sembra aver perso. Rinviamo la discussione sperando di avere più fortuna la prossima volta e di trovare ascolto, non tanto per noi, ma per quei cittadini in difficoltà che non si meritano di essere ignorati».

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