Si è conclusa facendo rumore l’avventura di Francesco Girardi a “Masterchef”. Nella quarta puntata della dodicesima stagione del talent-show, che è andata in onda due sere fa su Sky, il fotografo cesenate con la passione per la cucina è stato uno dei tre concorrenti eliminati. Ma al momento di andarsene, con famoso gesto del grembiule tolto, non ha risparmiato una frecciata avvelenata diretta ai giudici. «Ogni tanto – ha detto – ricordatevi che davanti a voi non ci sono solo degli aspiranti chef, ma delle persone». Antonino Cannavacciuolo, il corpulento chef del terzetto preso di mira, ha tagliato corto: «Se noi non tenessimo in considerazione il fatto che abbiamo davanti delle persone, su quella balconata non ci sarebbe nessuno». Ma le parole di Girardi hanno fatto molto parlare sui social, raccogliendo anche parecchi consensi di chi ritiene troppo arroganti certi commenti fatti dagli chef Cannavacciuolo, Locatelli e più di tutti Barbieri.
Tradito dalla cotoletta
A costare cara al concorrente cesenate è stata la preparazione della Milanesa a la Napolitana, una sorta di versione argentina della cotoletta alla milanese, fatta col manzo e ricoperta di sugo, mozzarella e prosciutto, che nacque a inizio Novecento un po’ per caso. Nel senso che fu il frutto di un errore rispetto alla ricetta tradizionale che si voleva seguire, che però piacque. Secondo i giudici che l’hanno assaggiata, quella di Girardi era poco buona. Poco prima, in un’altra prova, aveva già ricevuto critiche per gli spaghetti alla chitarra con le pallotte. Secondo chef Barbieri, non avevano un aspetto invitante, perché le polpette erano troppo grandi e gli spaghetti quasi sparivano affogati nel pomodoro.
Apprezzamenti
Al di là delle valutazioni dei giudici e della reazione del cesenate, dovuta forse a parole pesanti usate nei confronti di altri concorrenti più che verso di lui, la trasmissione ha confermato la personalità di quello che in poche settimane è diventato un personaggio che ha riscosso la simpatia di tanti italiani. E che, a giudicare dalle immagini trasmesse, ha anche stretto legami importanti con alcuni dei suoi 19 compagni-rivali ai fornelli, dai quali si è congedato con questo messaggio: «Spero che ogni piatto che realizzerete qui dentro rappresenti voi stessi». La puntata che gli è stata “fatale” aveva visto come ospite speciale lo chef torinese Davide Scabin, che ha contribuito ad alimentare la tensione esprimendo alcuni giudizi molto severi.
Una vita in salita
Ora Francesco Girardi, che è originario di Trento, ha 33 anni e si è trasferito a vivere a Cesena appena è diventato maggiorenne e da 6 anni è sposato con una farmacista, torna alla sua vita con alle spalle un’esperienza stimolante e molta più notorietà. Toccherà a lui decidere se e come farne tesoro. Nel settore della gastronomia o in quello della fotografia, che gli ha regalato soddisfazioni non da poco, tra cui il foto-reportage fatto al confine con l’Ucraina poco dopo l’inizio della guerra. Un’iniziativa che si è tradotta anche in una mostra allestita sul perimetro del cantiere dell’ex mercato ortofrutticolo. In passato, questo ragazzone che fa trasparire immediatamente una grande umanità è stato segnato da vicende personali molto dolorose. Quando aveva 13 anni perse entrambi i genitori incidente d’auto. Di recente ha poi dovuto fare i conti con un arresto cardiaco mentre si allenava in palestra, restando in coma un paio di giorni. Il suo amore per la cucina è nato in modo semplice, e cioè preparando da mangiare per sé e i coinquilini con cui viveva alcuni anni fa.
Non ha tutti i torti. Spesso i giudici esagerano, si credono irraggiungibili , ma credetemi non fanno piatti celestiali nemmeno loro.
Ma che ci andate a fare a master chef, di voi anche se vincete non si ricorderà più nessuno, siete solo materia da tritacarne in questo subdolo gioco, dove i vincenti sono sempre loro, sti tre chef vanesi che ormai non cucinano nemmeno più, mentre i conti dei loro ristoranti continuano ad aumentare.
L’arroganza e la presunzione di questi “grandi della cucina” fa sì che l’attenzione verso questi personaggi vada scemando fino a non ricevere più attenzione. Ed è giusto così, ignoranza e maleducazione non educano e non insegnano, nessun profitto
ogni tanto ci guardo ma poco, non mi piace molto e serve a ben poco questo programma, forse solo a dare ancora più popolarità agli chef che già ne hanno; secondo me i concorrenti anche i vincenti non vanno da nessuna parte, non so penso io, o forse qlc si introduce nel mondo della gastronomia ma la strada è lunga; troppi programmi sulla cucina
Ormai quei tre non hanno più nulla dello chef, fra pubblicità che non hanno nulla a che vedere con la cucina o di cibi insulsi e programmi dove non si cucina mai direi che potrebbero anche farla finita con le loro carriere da cuochi.
A mio avviso innanzitutto i giudici (e la produzione soprattutto) scremano fino ad arrivare ad avere solo i giovani, aldilà delle doti culinarie dei concorrenti. Non investiranno mai in concorrenti “anziani” non più idonei ad una carriera in cucina. Infatti come sempre le nonne e/o le casalinghe di 57 anni bye bye. Inoltre, secondo me, tengono conto anche di canoni estetici e carismatici poichè vediamo che alcuni giovanissimi sono sempre ripescati e salvati nonostante errori madornali. Potrei già stilare una lista di tutti gli impronabili chef che saranno eliminati e quelli che arriveranno in finale poichè oramai le tattiche sono molto evidenti e prevedibili.