Cesena, è nato ufficialmente il comitato per i campi in uso dalla Nuova Virtus: "Aiutiamo i nostri ragazzi"

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“Aiutiamo i Ragazzi del Centro Sportivo Elio Maraldi di Ponte Abbadesse di Cesena”. Ora è nato ufficialmente, con un atto a cura dell’avvocato Vittorio Tortolone che del comitato è anche presidente, ed ha preso questo nome, il comitato di genitori dei ragazzi iscritti alla Polisportiva Nuova Virtus Cesena: un comitato formato non soltanto dai genitori dei giovani tesserati della società sportiva ma anche da residenti del Quartiere Cesuola. Si erano ritrovati in un incontro aperto a chiunque volesse partecipare lo scorso 2 gennaio. Ora la macchina organizzativa avviata porterà ad aprire sul web la raccolta firme. «Il fine è quello di avviare la raccolta firme affinché le parti coinvolte, Polisportiva e Curia, trovino un accordo a tutela dei ragazzi e della comunità - spiega il presidente Tortolone - Dopo la riunione del 2 gennaio svoltasi nella sede del quartiere Cesuola, si è creato questo gruppo di genitori di ragazzi tesserati alla Polisportiva Nuova Virtus ma anche di residenti del quartiere Cesuola: con lo scopo di sensibilizzare la città tutta a riguardo della questione che vede coinvolta l’area su cui insiste il centro sportivo Elio Maraldi di Ponte Abbadesse, presso la Parrocchia di San Giovanni Bono, sino ad ora gestito dalla Polisportiva Nuova Virtus e messa in vendita dalla Curia di Cesena». È pronta anche la petizione: «Rivolta all’Amministrazione, alla Curia e alle parti coinvolte sulla quale stiamo avviando la raccolta firme promossa sia online che in via cartacea. Il fine è quello di spingere le parti a trovare un accordo per entrambe soddisfacente (sia la polisportiva che la Diocesi) tutelando l’interesse dei ragazzi e della comunità. A breve renderemo disponibile il link della petizione online e il calendario per i banchetti della raccolta firme». Il comitato mette in chiaro: «Lo scopo di questa iniziativa, lo ribadiamo, è esclusivamente quello di salvaguardare il diritto dei bambini e dei ragazzi che frequentano il centro sportivo di Ponte Abbadesse (e delle loro famiglie) di vivere questa realtà educativa e sociale anche in futuro: scongiurando speculazioni economiche a scapito di un luogo che negli anni è sorto e si è evoluto grazie all’opera gratuita e al contributo economico degli abitanti del quartiere Cesuola e che oggi costituisce una realtà viva e preziosa per l’intera comunità di Cesena».

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