Cesena e Cesenatico onorano i martiri al ponte di Ruffio

Cesena

CESENA. Nella mattina di oggi, martedì 18 agosto, l’assessore alla Cultura del Comune di Cesena Carlo Verona e il vicesindaco di Cesenatico Mauro Gasperini si sono recati a Ruffio di Cesena per rendere omaggio ai Martiri di Ponte Ruffio. Nel corso della commemorazione sono state ricordate le vittime dell’eccidio avvenuto a Ponte Ruffio il 18 agosto 1944. Nell’agosto di 76 anni fa, alcuni marinai in servizio al semaforo marittimo militare di Cesenatico decisero di disertare per unirsi ai partigiani dell’ottava brigata Garibaldi. Il gruppo, composto dal maresciallo Giuseppe Poggiali e dai giovani Gino Gusella, Rino Liverani, Angelo Prodi, Tullio Giorgetti, Guglielmo Zannuccoli e Sauro Casali (a questi si aggiunsero più tardi Dino Ricci, Arnaldo Gaza e Isacco “Sascia” Hakim), la sera del 18 agosto 1944 si trovava a Ponte Ruffio nella casa colonica della famiglia Pieri. Qui, grazie a una soffiata di uno dei partigiani catturato dai fascisti, venti o trenta brigatisti neri di Cesena (secondo alcune fonti unitamente ad alcuni tedeschi) raggiunsero i marinai e gli altri che si erano uniti a loro, li fecero prigionieri e li portarono al centro del ponte di Ruffio. Una volta arrivati a destinazione li fucilarono. A salvarsi furono Sauro Casali che all’arrivo dei fascisti si trovava fuori dalla casa e per questa ragione riuscì a scappare, e Gino Gusella che legato con gli altri fu solo ferito a un braccio e si salvò fingendosi morto.

Sul luogo della strage nel dopoguerra è stata eretta una stele di marmo a ricordo dei Martiri del ponte di Ruffio ed è qui che Verona e Gasperini, insieme a una delegazione della Polizia Locale di Cesenatico, alla presidente del Consiglio comunale di Cesena Nicoletta Dall’Ara, a una delegazione in rappresentanza dell’Anpi di Cesena e Cesenatico, del Quartiere Al Mare e a tanti cittadini, hanno deposto due corone a nome delle due città unite.

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