È di Cesena “la donna da un miliardo di dollari” della moda francese

Cesena

Francesca Bellettini, cesenate 49enne, è la nuova presidente della Camera della moda femminile francese.
Dall’infanzia da Ponte Pietra ha scalato l’alta moda fino a diventare “Ad” di Yves Saint Laurent. Negli anni scorsi ha ricevuto in città anche il premio Fidapa per la incredibile carriera.
Laureatasi alla Bocconi di Milano nel 1994 in economia aziendale, la romagnola Bellettini ha iniziato la sua carriera a Londra nel settore dell’investment banking, lavorando per Goldman Sachs International, Deutsche Morgan Grenfell e Compass Partners International. È nel colosso francese del lusso Kering nel novembre del 2008 quando, dopo esperienze in Prada e Gucci, approda in Bottega Veneta come direttore del merchandising a livello mondiale, per poi essere nominata direttore marketing e comunicazione nel 2010.
Da qui il balzo a Ceo della maison francese YSL, nata nel 1966, facendo impennare vendite e profitti, portando la firma nel 2016 a chiudere il bilancio con un fatturato di un miliardo e 220milioni di euro. Da allora la stampa mondiale la celebra come “la donna da un miliardo di dollari”.
Ieri la sua immagine campeggiava nella copertina di D di Repubblica, con una lunga intervista a cura di Serena Tebaldi nella quale si racconta e racconta il suo nuovo ruolo transalpino.
Lo scorso gennaio il sindaco di Parigi Anne Hidalgo le aveva Consegnato la Legion d’Onore definendola «un simbolo di tutte le parigine». Non male per una donna che nei suoi primi anni di lavoro alle riunioni della Chambre de la Mode ci andava con un interprete.
Tra obiettivi economici e stilistici la mole lavorativa della cesenate è davvero notevole, e alla sua già fitta agenda da questa estate s’è aggiunta pure la carica di Presidente della Chambre Syndicale de la Mode Féminine, un ruolo che a Parigi viene preso molto sul serio; e che è stato offerto a lei, un’italiana. Si tratta di un organismo che serve a organizzare, gestire e promuovere la moda francese e tutto quello che succede sotto il suo cappello. Dove non dev’essere certo semplice orchestrare la convivenza tra colossi della moda ed emergenti. «Per i francesi la cosa più importante è che si rispettino le istituzioni e l’identità nazionale - spiega Francesca Bellettini - È ovvio che se io mi fossi presentata la prima volta in riunione urlando (magari in inglese, con l’interprete) “faccio come voglio io, decido tutto io” non me lo avrebbero mai proposto. Qui è uno il principio che si segue: la Francia viene prima di tutto. Se ti adegui è fatta, diventi uno di loro. Almeno per me è stato così». Francesca Bellettini sa bene quali sono le aspettative sulla sua gestione. «A Parigi il livello delle sfilate è altissimo, e facciamo in modo che tale rimanga. Infatti molti che decidono di presentare qui prendono delle “sdentate” mostruose, perché non sono alla pari con il resto».

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