Cesena, dietrofront su asta di case erp: servono per le emergenze

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Dopo avere cercato più di una volta di venderle all’asta ma senza riuscirci, il Comune ha deciso mettere due case popolari a disposizione di persone che altrimenti rischierebbero di finire in mezzo a una strada. È quello che viene chiamato «housing temporaneo», un servizio rivolto a situazioni d’emergenza che si vengono a creare e non possono trovare risposte tempestive nel percorso di assegnazione degli alloggi erp, per i quali è prevista una graduatoria, basata su precisi criteri, che non può essere disattesa. Gli appartamenti che si è deciso di riservare a questi casi disperati, trasferendoli sotto la gestione dei Servizi sociali del Comune si trovano in via Maratona 36 e via del Mare 495, nei dintorni dello stadio. In questa fase saranno particolarmente utili, visto che è in atto un’ondata di sfratti a cui è difficile fare fronte. Un’emergenza amplificata dal fatto che durante il momento più critico della pandemia era stata concessa una moratoria, che è stata ora revocata creando un imbuto in cui si sono concentrate procedure di allontanamento di inquilini in stato di morosità che erano nell’aria da tempo. Però l’esigenza di avere un pacchetto di abitazioni utilizzabili per fronteggiare gravi criticità imprevedibili è ormai costante. E così l’uso di quei due immobili per questo scopo è stato contemplato per un periodo molto lungo: 30 anni.

D’altronde, sono attualmente inutilizzati, in quanto c’era l’intenzione di venderli, con la logica che sta seguendo il Comune di ricavare da vecchi alloggi le risorse economiche per recuperarne altri bisognosi di lavori di adeguamento per essere rimessi in circolo, ma i tentativi di alienazione fatti sono andati a vuoto. Non è stata presentata nessuna offerta e allora si è fatto un passo indietro rispetto all’inserimento dei due appartamenti nel Piano alienazioni 2022-2024 e si è deciso di assegnarli ai Servizi sociali per le emergenze. A incoraggiare ad andare in questa direzione è stato l’accoglimento di una domanda di finanziamento che lo scorso marzo l’Unione dei Comuni Valle Savio aveva presentato al Ministero delle Politiche Sociali per ottenere finanziamenti nell’ambito del Pnrr per vari progetti a favore di categorie fragili. In maggio da Roma hanno comunicato che erano state attribuite risorse economiche preziose per portare avanti alcune iniziative. Una fetta era riferita proprio al progetto di nuovo utilizzo di due case popolari.

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