Per la prima volta, la città di Cesena compare nel rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente urbano, realizzato in collaborazione con il “Sole 24 Ore”, che ne pubblica ogni anno le classifiche. «Avevamo fatto richiesta esplicita di essere considerati come città autonoma», spiega l’assessora Francesca Lucchi. In precedenza veniva presa in considerazione la provincia nel suo complesso. Al debutto, Cesena ha conquistato il 46° posto in classifica, su 105 città esaminate, ma proprio il fatto di essere all’esordio rende ancora non del tutto rappresentativo quel valore. La classifica finale, infatti, è stata creata tenendo in considerazione 18 parametri raggruppati in 5 macroaree: aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente. Per alcuni di questi parametri il dato cesenate manca o non è ancora pienamente rappresentativo: «Ci avevano pre-allertati - riferisce l’assessora - che il posizionamento di questo primo anno non sarebbe stato del tutto reale. È più facile aggiornare una banca dati esistente che crearne una nuova, come è stato fatto per Cesena quest’anno. I dati richiesti sono tanti e in alcuni casi complessi. Aggiusteremo il tiro andando avanti».
I dati mancanti
Per questo motivo, ad esempio, Cesena è a quota zero nel parametro che prende in considerazione il numero di alberi di proprietà pubblica ogni 100 abitanti, in quello che misura il verde urbano, nella valutazione della concentrazione media di ozono e nel giudizio relativo all’efficienza della depurazione dell’acqua. Per una ragione simile, occupa un mediocre 92° posto nella graduatoria sulle isole pedonali: «Le Zone 30, che ci fanno ottenere i 5 smile da Fiab, non sappiamo per per quale motivo, ma non sono state prese in considerazione», riferisce Lucchi. Tolti questi parametri, «gli altri dati invece mi tornano», aggiunge l’assessora.
I risultati migliori
Cesena ha ottenuto buoni piazzamenti in diversi settori importanti per misurarne la qualità ambientale e la vivibilità. In particolare, è al 5° posto, prima tra le città romagnole, per piste ciclabili: ha 28,510 metri di percorsi riservati alle bici per ogni cento abitanti (la classifica è dominata da Reggio Emilia con 45,748 metri). Decimo posto, poi, nella classifica dedicata al solare pubblico, che valuta la potenza in kW installata su edifici pubblici ogni mille abitanti.
Rifiuti tra alti e “bassi”
Buono il risultato sulla raccolta differenziata: il 72,74% di rifiuti selezionati sul totale di quelli urbani vale il 20° posto. Colpisce, nello stesso ambito, il 101° posto per quantità di rifiuti pro capite prodotti: 705,215 chilogrammi per abitante. Lucchi spiega che «è dovuto all’assimilazione quasi totale del rifiuto industriale. Una scelta che la maggior parte dei Comuni non ha fatto e che ci accomuna ad altre città romagnole, come ad esempio Ravenna. Assimilare il rifiuto industriale a quello urbano consente al pubblico di seguire più da vicino il percorso di quei rifiuti e di avere una maggiore capacità di stimolare percorsi virtuosi, ma la legislazione spinge in un’altra direzione e quindi tra qualche anno anche Cesena dovrà adeguarsi».
Gli altri parametri
Gli altri parametri considerati dal rapporto vedono Cesena al 56° posto per uso efficiente del suolo; al 30° nella classifica sulla concentrazione media di biossido di azoto; al 54° per concentrazione Pm 10; al 33° per consumi giornalieri pro capite di acqua potabile (136,3 litri per abitante). Buono anche il 27° posto nella classifica sulla dispersione della rete idrica. Cesena è in 65ª posizione per offerta di trasporto pubblico; al 32° posto nella classifica dei passeggeri del trasporto pubblico, che valuta il rapporto viaggi-abitanti-anno; 61ª nel tasso di motorizzazione, con 66,2 auto ogni 100 abitanti; 68ª per vittime della strada, con 5.995 tra morti e feriti ogni mille abitanti.
Presenza «importante»
«Essere in queste banche dati - conclude Lucchi - è importante perché ci consente di rafforzare il percorso che come amministrazione stiamo intraprendendo. La possibilità di misurare i nostri risultati e di confrontarli con altri città è uno stimolo a lavorare sempre meglio. Molti di quei parametri sono quelli considerati anche dal green city accord a cui abbiamo aderito come Comune, dando un’ulteriore dimensione europea a quell’impegno per migliorarci costantemente».