Cesena, crac bianconero: ultime carte difensive per 5 indagati

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Adesso le carte della prima mano della partita giudiziaria che si sta giocando per fare chiarezza sulle responsabilità penali del crac dell’Associazione Calcio Cesena sono tutte sul tavolo. E si è arrivati a un primo bivio: il giudice indicherà il 15 luglio quale direzione prendere. Per otto imputati ciò significa l’alternativa tra il rinvio a giudizio e la sentenza di non luogo a procedere. Poi c’è l’ex presidente del Cavalluccio, Giorgio Lugaresi, che ha scelto di battere la strada del rito abbreviato, per quel che riguarda la parte tributaria delle accuse di cui è stato chiamato a rispondere (per le ipotesi di reato più pesanti ha già patteggiato una pena di 3 anni e 2 mesi, così come l’altro ex timoniere del club bianconero, Igor Campedelli, aveva raggiunto un analogo accordo, nel suo caso nella misura di 18 mesi di condanna e 140.000 euro di risarcimento). Tutti gli altri coinvolti nella vicenda a vario hanno scelto la strada dei patteggiamenti, ma anche per diversi di loro bisognerà attendere metà luglio per perfezionarli.

È questo il quadro dopo una nuova udienza che si è tenuta ieri, con quattro avvocati impegnati a perorare la causa di cinque loro assistiti, prima che il giudice comunichi fra tre settimane la propria decisione: si andrà al dibattimento in un’aula di tribunale o le accuse verranno fatte cadere prima di arrivarci? Le ultime parole prima della risposta a questo interrogativo le hanno dette ieri l’avvocato Alessandro Sintucci, in difesa del 70enne Graziano Pransani (chiamato a rispondere di una contestazione di natura esclusivamente discale) e del 74enne Mauro Giorgini; l’avvocato Nicola Mazzacuva, che tutela il 60enne Enrico Brunazzi; l’avvocato Daniele Molinari, che assiste il 54enne Claudio Manuzzi; l’avvocata Antonella Monteleone, che difende il 51enne Christian Dionigi, suo collega ma in questo caso tra gli indagati. In un’udienza precedente erano state invece discusse le posizioni di Stefano Bondi (avvocati Alessandro Melchionda e Alfonso Celli), Barbara Galassi e Luca Mancini (avvocati Umberto e Tommaso Guerini): anche per loro era stato l’ultimo esercizio del diritto di difesa prima che venga deciso, il 15 luglio, se andranno a giudizio oppure no.

A parte questi otto, gli altri che hanno preferito strade giudiziarie alternative rispetto quel rischio sono Walter Casadei, Giampiero Ceccarelli, Annunzio Santerini, Giorgio Lugaresi, Luigi Piangerelli, Rino Foschi, Luca Campedelli, Maurizio Marin.

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