Cesena: cosa cambierà dopo la pandemia

Cesena

Nulla sarà più come prima. È un commento ormai inflazionato, ma per il dopo-Covid, quando si uscirà dal tunnel, è verissimo. O almeno ne è convinto il sindaco, che prova a leggere nella sfera di cristallo gli effetti duraturi che, una volta passata l’emergenza sanitaria, il terremoto pandemico avrà in molti settori della società. Cambiamenti che prevede trasformeranno non solo l’economia ma anche tante abitudini di vita quotidiana di ciascun cittadino.

Il coronavirus - osserva Enzo Lattuca - «ha accelerato enormemente processi che erano già in corso, come la digitalizzazione e la metamorfosi di interi settori, a cominciare dal commercio, dove c’è stata una diffusione impetuosa delle vendite online o delle consegne di cibo a domicilio».

Ma se questo è un aspetto molto evidente della rivoluzione che la pandemia sta provocando anche in ambito extrasanitario, altri sono meno al centro delle discussioni, e invece secondo il sindaco avranno un grande impatto.

Smart working avanti tutta

Una di queste metamorfosi è prevista nel mondo del lavoro, compreso quello dipendente, e non solo nel settore privato. «Durante il lockdown lo smart working è diventata la regola in tante aziende ma anche negli uffici pubblici, compresi quelli del nostro Comune. Io credo che, anche finita l’emergenza pandemica, sarà mantenuto, magari in misura minore e in forme più organizzate, perché ha dimostrato di migliorare la qualità di vita dei lavoratori senza intaccare la qualità dell’attività svolta. Anzi, in molti casi, per esempio nello svolgimento delle riunioni a distanza, ha dimostrato di presentare persino dei vantaggi».

Gli scenari per il turismo

Proprio le video-riunioni, secondo Lattuca, cambieranno anche il volto di una nicchia non trascurabile del comparto turistico: quello dei meeting aziendali. «Ritrovi in massa negli hotel per partecipare a corsi d’aggiornamento potrebbero per esempio diventare meno frequenti». Ma sempre restando al fronte turistico, il sindaco si aspetta una ripresa non uniforme: «Credo che ci sia una grande voglia di concedersi una vacanza e infatti molti, me incluso, stanno già prenotando viaggi e soggiorni estivi, magari con formule che consentano di cancellare tutto se le restrizioni anti-Covid non lo permetteranno ancora. Però ho l’impressione che la ripartenza sarà un po’ più frenata in certi settori, come le vacanze sociali degli anziani, che potrebbero avere qualche timore in più di tornare immediatamente alla normalità».

Precauzioni anti-virali

Infine, anche nel campo della salute il primo cittadino cesenate si aspetta che alcune delle evoluzioni forzate che ci sono state sul versante della prevenzione saranno conservate dopo la fase pandemica: «Penso all’abitudine di indossare la mascherina, l’attenzione all’igienizzazione delle mani e alle precauzioni adottate negli studi dei medici di base. Durante i picchi influenzali sono buone pratiche che sarà bene mantenere. Non è un caso che quest’anno il virus influenzale sia circolato molto meno».

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