Cesena, convegno sulla realtà carceraria con vista “dal dentro al fuori”

Cesena

CESENA. Secondo i dati del Rapporto di Antigone al 30 aprile 2019 erano 60.439 i detenuti nelle carceri italiane, e il 4.4% sono donne (2.659). Le presenze dietro le sbarre sono cresciute di 800 unità rispetto al 31 dicembre 2018 e di quasi 3.000 rispetto all’inizio dello scorso anno. Ma soprattutto oggi si registrano oltre 8 mila detenuti in più rispetto a tre anni e mezzo fa e il tasso di affollamento sfiora il 120%.
Vivere in carcere non è facile, ma è altrettanto complesso il respiro della libertà a fine pena.
Si parlerà anche di questo al convegno “Sbarre alle spalle, la realtà carceraria dal dentro al fuori” che si terrà domani dalle 9,30 alle 12 al Palazzo del Ridotto. Aperto al pubblico, l’evento gode del patrocinio del Ministero della Giustizia, del Comune di Cesena e di Techne.

Al centro della mattinata il racconto dei detenuti che narreranno il quotidiano di una vita che scorre lenta dietro le sbarre. Interverranno inoltre alcune figure di spicco della Casa circondariale di Forlì: la direttrice Palma Mercurio, Michela Zattoni, Comandante della Polizia Penitenziaria, Erika Casetti, Psicologa, Luigi Dall’Ara, Volontario dell’associazione San Vincenzo De Paoli. Presente anche l’Assessore allo Sviluppo Economico, Legalità e Sicurezza Luca Ferrini.

Ampio spazio sarà poi riservato al rapporto tra il detenuto e il lavoro. Il tempo della detenzione deve essere riempito di contenuti, dall’istruzione alla formazione al lavoro. Le statistiche infatti attestano che il lavoro in carcere riduce fortemente la recidiva. In questa seconda parte della mattinata porteranno la propria testimonianza Lia Benvenuti, Direttore generale Techne, Stefano Fabbrica, Presidente Coop Sociale Lavoro Con, Pietro Bravaccini, Production Planner Vossloh-Schwabe Italia Spa e una persona detenuta. Toccherà invece a Barbara Gualandi, Direttore Ufficio locale di Esecuzione esterna, e all’assessore ai Servizi per le persone e le famiglie Carmelina Labruzzo illustrare l’ampia realtà dei servizi sociali che supportano il detenuto per il reintegro nella comunità e nella legalità.

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