Cesena: contestato il flash mob anti degrado di Fdi alla stazione

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In cinque, tre bandiere (quella italiana, quella di Fratelli d’Italia e quella di Gioventù nazionale) e uno striscione con la scritta “Basta degrado” tra i simboli di Fratelli d’Italia. Si presentava così il flashmob organizzato ieri da FdI e Gn all’uscita da scuola in prossimità del Cubo. «Siamo qui per sensibilizzare l’amministrazione - spiega Luca Lucarelli, coordinatore comunale di FdI -, sappiamo che per quest’area il Comune ha ottenuto soldi dal Pnrr, ma i tempi di quegli interventi sono lunghi e incerti serve intervenire subito. L’assessore Ferrini, il sindaco, le istituzioni devono farsi carico della soluzione di questi problemi». Nel frattempo studenti e studentesse cominciano a uscire da scuola: qualcuno passa oltre apparentemente indifferente, qualcuno commenta sdegnato, qualcuno sembra simpatizzare. Poi qualcuno decide di fermarsi, sono critici ma cercano il confronto: «Cosa intendete per degrado? Perché se ce l’avete con l’amministrazione venite davanti alla nostra scuola?». La risposta: «Lo facciamo per voi», non è gradita: «Se volete farlo, non lo fate con le bandiere di un partito che rappresenta solo qualcuno». «I fascisti davanti alla scuola di mia figlia è una cosa indecente», tuona una mamma. Poi lo scontro si allarga e tocca temi come la famiglia e l’inclusione, e i manifestanti respingono le accuse di omofobia e fascismo. «Avete la coda di paglia - commenta amareggiata una ragazza - almeno abbiate il coraggio di quello che andate sostenendo».

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