Cesena, Comune disegna il futuro della sede attuale di Psicologia

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«È un passaggio importante e atteso», così il sindaco Enzo Lattuca commenta la notizia della pubblicazione della gara per affidare i lavori per la costruzione del primo stralcio del terzo lotto del Campus, quello dove si trasferirà il dipartimento di Psicologia. Come raccontato ieri dal Corriere il bando è stato depositato ieri e sarà pubblicato domani in Gazzetta Ufficiale e assegna la realizzazione di un intervento da 18 milioni di euro. Il primo stralcio riguarderà la realizzazione di circa tre quarti del progetto finale per il quale è previsto un investimento complessivo di 22 milioni.

«Questa è una fase importante - sottolinea Lattuca - che segna l’avvio della fase esecutiva della parte che andrà a completare il Campus. Il Comune ha investito tanto in questo progetto». In particolare per quanto riguarda questo ultimo lotto l’investimento del Comune ammonta a 7 milioni, «sono risorse comunali destinate al progetto tramite Serinar, a cui si aggiunge la concessione a titolo gratuito del terreno su cui sorgerà il terzo lotto per 99 anni. Ma il sostegno all’università comincia prima, e nel caso di Psicologia dalla messa a disposizione degli spazi in cui c’è la sede attuale».

Uno dei temi che solleverà il completamento del campus e il trasferimento definitivo di Psicologia alla nuova sede (previsto per il 2026) è proprio il destino degli spazi che occupa attualmente in zona stazione. «È un passaggio di cui in parte abbiamo già cominciato a tenere conto - riferisce Lattuca -. Lo abbiamo fatto ad esempio ripensando gli spazi dell’ex Fricò», l’immobile ospiterà la nuova sede di CesenaLab e il Centro per l’impiego. «Negli spazi di Psicologia potrebbe trovare risposta anche la necessità di aule e uffici delle scuole circostanti», e a questo, prosegue il sindaco, si aggiunge «la possibilità di vedere collocate lì altre attività, sia di natura pubblica che privata». Ma tra i futuri possibili di quegli spazi Lattuca non esclude possa continuare ad esserci l’Università, soprattutto per quanto riguarda le aule, che «potrebbero essere lasciate a disposizione di potenziali nuovi corsi che potrebbero svilupparsi in città», una disponibilità che il sindaco, sebbene per ora in maniera informale ha già fatto presente anche al rettore dell’Alma Mater.

C’è poi l’aula magna, che nell’ambito del percorso di rigenerazione e riqualificazione di quell’area potrebbe diventare «un vero e proprio auditorium, un luogo dove ospitare anche eventi musicali e di intrattenimento».

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