Cesena, Colacone e il vivaio: “Vado dalle società affiliate a tendere la mano”

Al tavolo ci sono più di 400 gol, realizzati in tutte le categorie. Da sinistra: Massimo Agostini, Roberto Colacone e Fabio Artico, tre centravanti che vedevano molto bene la porta. Oggi più che i gol, servono idee e quelle di Roberto Colacone, presentato ieri a Villa Silvia, sono chiare: «Quando ho firmato con il Cesena – racconta il responsabile del settore giovanile – ho ricevuto tantissimi complimenti da molti colleghi. Può sembrare strano riceverli dopo essere passato da un club di A come il Monza a un club di C, ma in fondo di strano non c’è nulla: tutti, in Italia, sanno che il settore giovanile del Cesena è da Serie A».

Nuovo progetto

A presentare Colacone ci ha pensato chi lo ha scelto, Artico: «Dato che questo vivaio è una grandissima risorsa per il club e per l’intero territorio avevo bisogno di una persona competente, equilibrata ma anche esperta. Il profilo di Roberto calzava a pennello. Lo conosco da anni, ha lavorato per 7 stagioni al Monza, partendo dalla D e arrivando in A e ha avuto un ruolo importante nella scalata del club brianzolo. Per me è l’uomo giusto per noi».

Poi ci ha pensato Colacone ad approfondire: «Sono stato prima coordinatore tecnico degli allenatori quando il Monza era in D, poi sono diventato responsabile del settore giovanile, ruolo che ho ricoperto per sei anni. Quando Fabio mi ha chiamato, ho accettato con grande orgoglio perché in questa terra sono nati e cresciuti tanti talenti. Il senso di appartenenza a Cesena è unico: qui i giovani hanno sempre giocato e continueranno a farlo».

Detto che, in sostituzione di Mariani, metterà una figura di sua fiducia, Colacone spiega cosa cambia tra il lavorare in mezzo a colossi come Milan, Inter e Atalanta ed essere in una zona dove il Cesena ha ancora grande appeal: «Cambia che dovremo essere ancora più “aggressivi”. A Monza rischiavi di essere schiacciato, qua possiamo correre perché Cesena rimane un punto di riferimento e un club ambitissimo dai giovani. Noi daremo una grande disponibilità alle società limitrofe, alle quali tenderò subito la mano, a cominciare dalle 27 affiliate. Andrò da tutti, mi farò conoscere, approfondirò i contatti, proporrò nuove iniziative. Coinvolgeremo ancora di più il territorio, che ha un serbatoio ricchissimo, come dimostra la storia».

Missione

Colacone ha firmato un biennale: «Per ora voglio portare avanti il lavoro che è stato fatto da chi mi ha preceduto, entrare in sintonia con i tecnici e aggiungere le mie idee. A Cesena abbiamo l’obbligo di creare calciatori: dobbiamo provare a formarli al meglio e a completarli, sotto tutti i punti di vista, poi toccherà a loro. L’obiettivo è costruire giocatori completi. La Primavera? Non sarà facile tornare in Primavera 1, ma ci proveremo anche se non abbiamo fretta di salire». Una curiosità prima dei saluti: «Sì, ero molto vicino al Milan, poi è cambiato qualche dirigente (Maldini e Massara, ndr) e sono state fatte altre scelte. Ma l’occasione che mi ha offerto il Cesena è altrettanto interessante».

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