Cesena, cinghiale contro un'auto in E45: "Sembrava un masso caduto dal cielo"

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«Sembrava che fosse caduto un masso dal cielo, o che un camion davanti avesse perso il carico». Sono le parole della donna sampierana, ancora sotto choc e incredula, che con marito e figli viaggiava nell’auto che è stata violentemente colpita da un cinghiale lungo la E45, dalle parti di Borello. «Per fortuna la macchina era abbastanza robusta - continua F.B., ripensando a quegli attimi - Se fosse stata una "Pandina", saremmo morti».Da qualche giorno la malcapitata porta un robusto collarino e una fasciatura per due costole rotte. L’impatto col pesante cinghiale e lo scoppio degli airbag è stato così forte e improvviso che l’ha lasciata stordita per un po’, mentre il marito, che era al volante, e gli altri a bordo non hanno subito danni. «Erano circa le 21.30 e rientravamo - racconta la signora - in zona Borello non si vedeva granché e abbiamo sentito questo botto improvviso. Il cinghiale era arrivato da sinistra in piena velocità, lì per lì non si capiva niente. Io sono rimasta stordita, adagiata a bordo della strada, preoccupata perché sentivo i miei che dicevano che volevano andare a vedere il cinghiale. Eravamo fermi sulla carreggiata. Per fortuna, non avevamo un camion dietro e non c’era un gran traffico». La vettura, una Renault appena comprata, ha subito danni pesanti. Si parla di almeno 13.000 euro, tra impianto di sicurezza, centralina elettrica, carrozzeria e testata motore. «La macchina la dobbiamo pagare e già ne dobbiamo prendere un’altra», commenta desolata la donna di San Piero. Adesso, tra assicurazione e avvocati, sta partendo la richiesta per il riconoscimento dei danni, ma gli enti che gestiscono le strade spesso si trincerano dietro la presenza dei segnali che indicano il pericolo derivante dalla fauna selvatica. E le vertenze si trascinano per anni, in genere senza che i danneggiati riescano ad ottenere qualche risarcimento.

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