Cesena: chiude l'Associazione familiari vittime della strada

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È stata consegnata ieri pomeriggio nelle mani di Massimo Baiardi, presidente della Croce Rossa di Cesena ,una donazione da Lilia Gaviani Dellamore: ex presidente dell’Associazione europea familiari e vittime della strada-onlus.

La Gaviani Dellamore, madre di Roberta Dellamore uccisa a 15 anni in via San Mauro a pochi metri da casa il 29 aprile del 1998, ha infatti chiuso del tutto l’associazione Aevfs dopo quasi 17 anni di attività a livello nazionale.

L’associazione era infatti stata fondata a Cesena nel 2004, con lo scopo di prevenire le stragi sulle strade, di tenere alta l’attenzione su queste tematiche e portare l’educazione stradale non solo sui banchi di scuola ma anche in altri ambiti. In particolare l’associazione è sempre stata impegnata nel sostengo, anche legale e del tutto gratuito, alle vittime stesse ed ai loro familiari.

«Dopo tanti anni di volontariato prima nell’Associazione italiana familiari e vittime della strada, di cui sono stata una fondatrice nel lontano 1998 a pochi mesi dalla morte di mia figlia Roberta, e poi nell’Europea, io e mio marito Gianfranco Dellamore siamo giunti alla difficile scelta di dover chiudere in maniera ufficiale l’associazione a livello nazionale - ha spiegato la Gaviani Dellamore - Perché continuare da soli a combattere, a tenere alta l’attenzione, a stimolare le istituzioni sulla sicurezza e sulla prevenzione è un compito oneroso ed arduo. La vicinanza delle istituzioni è fondamentale per chi, come noi, ha fatto e fa volontariato per tanti anni, anche perché vi sono spesso momenti in cui non solo si perdono le forze emotive per andare avanti, ma anche la voglia di continuare a lottare: quando non si vedono sostegni, non intendo economici, ed una progettualità concreta. La chiusura della Aevfs non significa però che io e la mia famiglia non saremo disponibili a chi ci chiedere aiuto o sostegno».

Massimo Baiardi nel ringraziare per la donazione ha dichiarato: «Per noi è una cifra importante e parte di essa sarà dedicata al sociale ed una parte alla ripresa dei progetti di educazione stradale nelle scuole che come Cri da sempre abbiamo portato avanti e che ora sono stati sospesi a causa della pandemia».

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