Perché nessuno aiuta quell’uomo?
È la domanda che si pongono alcuni cittadini che hanno scritto al Corriere. Notando sempre nei soliti luoghi della città, un mendicante spesso appostato all’esterno di supermercati.
«Davanti al supermercato Famila superstore di Cesena – si legge nella missiva – vediamo da tempo un omone di circa 50 anni, forse più, seduto a terra, con le sua roba e un cappello dove persone sensibili gettano monetine. Quest’uomo è palesemente sovrappeso, sofferente, molto probabilmente malato. Quello che ci colpisce in queste persone, che evidentemente nella vita non sono state fortunate, è la presunta ma penso anche reale mancanza di speranza! Quest’uomo, probabilmente, aspetta solo di togliere il disturbo da questo mondo, senza alcuna speranza di rinascita, speranza di tornare ad una eventuale vita “normale” avuta in precedenza. In generale un uomo senza speranza, è un uomo già morto. Ci chiediamo: nella nostra comunità, nella nostra città, c’è qualcuno che si occupa dei più sfortunati? C’è qualche ente benefico che potrebbe occuparsi di quest’uomo tra i tanti?».
La lettera sul caso è stata scritta dagli autori con un obiettivo preciso e dichiarato: «… Per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione di tante persone disperate, cadute in disgrazia, davanti alle quali passiamo ogni giorno senza mai chiederci di quanta sofferenza ci sia nel prossimo, cosa possiamo fare per loro?».