Cesena, "La celletta abusiva? E' per i miei genitori, non permetterò che me la distruggano"

Archivio

«Quella celletta ho impiegato un paio di anni a costruirla, cercando in giro le varie parti che la compongono e facendo anche fabbricare la campana. L’ho fatto in memoria dei miei genitori. Non voglio che venga distrutta. Farò sicuramente ricorso per oppormi». È amareggiato e molto determinato Dante Giulianini, 82enne di Bagnile al quale è stata contestata l’irregolarità di un manufatto votivo con tanto di crocifisso, immagini della Madonna e di papa Giovanni XXIII e un mini-campanile, che ha realizzato lungo via Del Cane primo. A seguito di sopralluoghi della polizia locale, l’opera è stata classificata come abuso edilizio ed è scattato un ordine di demolizione. La mancanza del permesso di costruire e della denuncia di inizio lavori e anche la distanza dalla strada, che è risultata di 6,40 metri invece dei 10 metri minimi prescritti, sono le violazioni verbalizzate dalle quali è scaturito quel provvedimento. Dante Giulianini è però convinto che questa vicenda abbia poco o nulla a che fare con le norme edilizie. Dietro ci sarebbero liti tra parenti (in tutto sono ben una ventina quelli citati nell’ordinanza del Comune) per questioni ereditarie.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui